lunedì 8 dicembre 2008

I grandi gruppi: sul clima servono decisioni rapide

L'appello è altisonante: i cambiamenti climatici pongono seri rischi sociali, ambientali ed economici e richiedono una trasformazione del sistema produttivo. Dobbiamo ridurre, velocemente e sostanziosamente, le emissioni di anidride carbonica. Ritardare ulteriormente queste decisioni farà salire ancora di più i costi complessivi.«Per questo chiediamo ai delegati del summit di Poznan»,dove 190 Paesi sono riuniti per l'annuale vertice dell'Onu, «di concordare un piano d'azione e rinnovare la loro decisione per raggiungere un accordo climatico entro il vertice di Copenhagen dell'anno prossimo ». No,non parlano gli ambientalisti. Il «Comunicato di Poznan » – che sarà presentato ufficialmente qui in Polonia domani – è firmato da 140 multinazionali, che chiedono esplicitamente ai Governi di tutto il mondo di affrontare seriamente, e con regole chiare, la questione climatica. «Anche se la crisi economica in corso può sollevare qualche dubbio sui tempi e i modi- si legge nel documento –noi crediamo che azioni risolute finiranno per stimolare l'economia globale ». Interessante dare un'occhiata ai firmatari: Allianz e Swiss Re, Unilever e Diageo, Shell e Bp, Sottish Power e Iberdrola, Roche e L'Oréal, Deutsche Telekom e British Telecom, Virgin e Cathay Pacific, Barclays e Royal Bank of Scotland, Yahoo e eBay, Cisco e Symantec, Kodak e Ricoh, Adidas e Nike. Tutte aziende che aderiscono al «Corporate leaders group on climate change», promosso dal principe del Galles e organizzato dall'Università di Cambridge...(da Il Sole 24 Ore)

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