mercoledì 10 dicembre 2008
Casa Bianca o... verde?
“Al primo posto della mia presidenza ci sarà l’energia: in dieci anni dobbiamo diventare indipendenti dal petrolio del Medio Oriente”, ha detto il presidente eletto Barak Obama, centrando la campagna giusta anche sul fronte dell’ambiente. Infatti, se da un lato il prossimo Presidente degli Stati Uniti d’America vuole dare il via a nuove trivellazioni per la ricerca di petrolio, dall’altro propone 15 miliardi di dollari di investimento annuo in energie poco inquinanti e promette 5 milioni di nuovi posti di lavoro. Si punta sulle energie rinnovabili ed ecco che la Casa Bianca si tinge di verde: sole, vento, mare e calore della Terra, ovvero quelle fonti energetiche il cui utilizzo non è soggetto ad esaurimento. Lo sviluppo delle energie alternative è ormai un’esigenza comune sia ai Paesi industrializzati che a quelli in via di sviluppo. In particolare, se i primi necessitano di razionalizzare l’utilizzo delle risorse, ridurre l’inquinamento e assicurarsi un approvvigionamento energetico sufficiente al proprio fabbisogno, i secondi reclamano una concreta opportunità di sviluppo sostenibile e di accesso all’energia anche in aree remote.
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