giovedì 14 ottobre 2010

Cambiamenti climatici? Giardini sani in tempi grami!

Effetto serra. Riscaldamento del pianeta. Inverni brevi ed asciutti. Temperatura di 8 gradi sui ghiacciai in pieno inverno. Aumento record sulla banchisa polare. Canicola estiva. Precipitazioni insufficienti. Siccità. Acqua sempre più preziosa, spesso rara, sempre più costosa. Ce n’è a sufficienza per concludere che è giunto il momento di affrontare un nuovo modo di fare giardinaggio, di concepire un giardino rispettoso delle risorse, un giardino in sintonia con la natura.

Di questo tratta "Giardini sani in tempi grami", la piccola guida per affrontare caldo e siccità, a cura di Susanna Magistretti e Anna Peyron.
Costa solo 5 € ed è edita da Cascina Bollate, una cooperativa sociale che opera nella Casa di Reclusione di Milano-Bollate.

Ecco due modi per ricevere "Giardini sani in tempi grami":
1. inviare per posta, con i dati anagrafici e l'indirizzo, 7 € comprensivi dei costi di spedizione a
Cooperativa sociale Cascina Bollate
Via Cristina Belgioioso 120
20157 MILANO
2. fare un bonifico bancario di 7 € a
Cooperativa sociale Cascina Bollate
Banca Popolare Commercio e Industria
Iban IT46Z0504801616000000096017

martedì 12 ottobre 2010

Greenwashing: ecco come le aziende si danno "una mano di verde"

"Il greenwashing, letteralmente lavaggio verde, è il fenomeno, purtroppo oggi molto diffuso, dell'"ingiustificata appropriazione di virtù ambientaliste da parte di aziende, industrie, entità politiche o organizzazioni finalizzata alla creazione di un'immagine positiva di proprie attività o prodotti o di un'immagine mistificatoria per distogliere l'attenzione da proprie responsabilità nei confronti di impatti ambientali negativi". (definizione di Wikipedia)

I pubblicitari e i responsabili marketing sanno bene che oggi molti consumatori sono attenti alle tematiche ambientali e alla sostenibilità e ne approfittano per "vendersi" con credenziali verdi, spesso truffaldine.

Secondo lo studio Six Sins of Greenwashing, pubblicato da TerraChoice nel 2007, su oltre mille prodotti di uso quotidiano, ben il 99% è risultato colpevole di almeno una delle sei forme di greenwashing individuate."
(da "Greenwashing: le aziende ambientaliste sono davvero ambientaliste?")

lunedì 4 ottobre 2010

Verità scomode: i 10 miti verdi da sfatare

Un paio di anni fa Wired aveva fatto parecchio scalpore con un articolo su alcuni miti "verdi" da sfatare. Secondo la rivista americana, infatti, ci sarebbero una serie di convinzioni portate avanti come bandiere delle proteste degli ambientalisti da diversi anni, che in realtà non sarebbero altro che leggende.
Il punto centrale dell'articolo era che è inutile battersi per piccole singole campagne, come fa la maggior aprte degli ambientalisti, quando il cambiamento climatico sta spingendo il pianeta verso il caos.

1) La vita in campagna non è più ecologica di quella cittadina.
I motivi sono molteplici: dalla benzina (e i gas di scarico) sprigionati per raggiungere i centri abitati, alle emissioni del terreno durante la lavorazione, o degli animali durante l’allevamento, fino anche alla concentrazione dei consumi raggruppati in comunità, che potrebbero diventare più dannosi se utilizzati singolarmente nelle case isolate.

2) L’aria condizionata può essere ecologica,
infatti è preferibile usarla d’inverno, nonostante lo spreco di energia elettrica, e le conseguenti emissioni, perchè l’alternativa sarebbero i termosifoni, che inquinano molto più dei condizionatori stessi.

3) Gli Ogm sono più ecologici dei prodotti agricoli bio,
infatti gli organismi geneticamente modificati, su cui anche la Fao punta, potrebbero risolvere il problema della fame nei paesi poveri, fornendo artificialmente cibo, in quantità anche maggiori e a costo inferiore rispetto alle colture organiche.

4) Le foreste vergini contribuiscono al riscaldamento del pianeta,
meglio quindi costruire aziende agricole al loro interno.

5) La Cina sarà la soluzione ai problemi ecologici,
infatti i cinesi, insieme agli indiani, stanno producendo uno sforzo per sviluppare le energie rinnovabili su scala industriale, molto di più di quello che avviene ad esempio in America e in Europa.

6) Accettiamo l' ingegneria genetica,
perché i nuovi Ogm superefficienti potrebbero diminuire le emissioni di gas serra.

7) Il commercio del "credito del carbonio" non è un bene,
perché l’accordo tra paesi industrializzati e paesi poveri per acquistare quote di “inquinabilità” porta a una concentrazione dell'’inquinamento in determinate zone, situazioen assai più dannosa di una produzione più estesa ma meno fitta.

8) E' meglio acquistare un’auto usata che una nuova ibrida,
infatti la diminuzione di produzione automobilistica inquinerà molto meno di un'auto a Euro zero.

9) Il nucleare è ecologico,
dato che formisce energia elettrica senza emissioni di Co2.

10) E' inutile ostinarsi a combattere i cambiamenti climatici,
bisogna abituarci ad essi, ed agire di conseguenza, preparandosi magari al peggio. Secondo Wired, infatti, saremmo ormai in ritardo per rimediare, e l’unica cosa da fare è utilizzare le conoscenze tecniche e scientifiche per cercare di limitare i danni .

E' interessante rivedere adesso queste 10 "eresie verdi", perché in soli 2 anni alcune sono state rivalutate. Che ne pensate?