giovedì 28 aprile 2011

Idrocarburi: Paolo Scaroni firma accordo con Sonatrach

Eni e Sonatrach hanno firmato oggi un accordo di cooperazione per lo sviluppo di idrocarburi non convenzionali, con particolare interesse per lo "shale gas" rafforzando ulteriormente la stretta collaborazione tra le due società.

Data la vasta esperienza nell'esplorazione e produzione di idrocarburi non convenzionali, Eni e Sonatrach svilupperanno insieme le attività volte a valutare la fattibilità tecnica e commerciale, l'esplorazione e lo sfruttamento dello "shale gas".

Sulla base delle valutazioni già espresse, la società guidata da Paolo Scaroni conferma l'alto potenziale presente in Algeria di "shale gas" che Eni e Sonatrach si impegnano a esplorare e sviluppare. Questo permettera' a entrambe le societa' di effettuare importanti scoperte che andranno a rafforzare ulteriormente le prospettive di crescita del gas nel paese.

Eni è presente in Algeria dal 1981. L'attuale produzione giornaliera equity è di 75.000 barili al giorno. In Algeria Eni partecipa in 24 licenze già in produzione, 8 in fase di sviluppo e una in fase di esplorazione.

sabato 2 aprile 2011

Eni e gli idrocarburi: nuova scoperta della società guidata da Paolo Scaroni

Eni, la società guidata da Paolo Scaroni, ha effettuato una nuova importante scoperta di idrocarburi. Stavolta nel Mare di Barents norvegese, circa 150 chilometri a nord ovest del giacimento petrolifero di Goliat. La scoperta, denominata Skrugard, è stata effettuata attraverso il pozzo esplorativo 7220/8-1, il primo perforato nella licenza PL532 assegnata nel 2009 nel ventesimo round internazionale norvegese.

Il pozzo è stato perforato in una profondità d'acqua di 373 metri e ha evidenziato una significativa colonna di idrocarburi. Le operazioni di perforazione sono in corso di completamento. Il pozzo esplorativo raggiungerà una profondità totale di 2.250 metri.

I dati e i campioni acquisiti hanno provato la presenza di una colonna di gas di 33 metri e di una colonna di olio pari a 90 metri. Le risorse recuperabili sono stimate in via preliminare tra 150 e 250 milioni di barili di olio equivalente. A breve sarà definita una campagna di delineazione della scoperta.

La licenza esplorativa presenta inoltre un elevato potenziale minerario addizionale, che sarà oggetto di indagine attraverso la perforazione di nuovi pozzi esplorativi. Si stima infatti che la licenza consentirà di produrre fino a 250 milioni di barili di olio equivalente aggiuntivi, raggiungendo un potenziale complessivo di 500 milioni di barili.

La Joint Venture della licenza e' costituita da Statoil Petroleum AS (50%, operatore), Eni (30%) e Petoro AS (20%).

Eni e' presente in Norvegia dal 1965 e oggi produce nel paese circa 130.000 barili di olio equivalente al giorno come propria equity. Eni, che opera in Norvegia attraverso Eni Norge, e' inoltre operatore per lo sviluppo del primo progetto petrolifero nelle acque del Mare di Barents, l'importante scoperta di Goliat, e dello sviluppo del giacimento a gas di Marulk, nel Mare di Norvegia. Nel paese, inoltre, Eni detiene partecipazioni in diverse altre licenze esplorative e giacimenti in sviluppo e produzione, tra cui i campi Ekofisk, Norne, Åsgard, Heidrun, Kristin, Mikkel e Urd.
Questa rilevante scoperta rafforza ulteriormente la presenza di Eni in Norvegia e ne sancisce il ruolo di principale player, insieme a Statoil, nell'esplorazione e nello sviluppo delle risorse del mare di Barents. L'importante successo conferma infine il ruolo chiave del paese nella strategia di crescita organica di Eni.