sabato 18 dicembre 2010

Prodotti alimentari di stagione: più ecologici... e non solo!

Mangiare frutta e verdura di stagione conviene sicuramente, per molti motivi.

Motivi ecologici

Seguire la stagionalità dei cibi permette di usare meno pesticidi, consumare meno energia e produrre meno emissioni inquinanti per il riscaldamento delle serre, per la loro conservazione nel caso si tratti di prodotti colti e messi poi a maturare in grandi celle frigorifere e per il loro trasporto nel momento in cui provengono da altri Paesi.

Motivi economici

Comprando frutta e verdura di stagione si risparmia anche sul portafogli.

Motivi nutrizionali

I prodotti di stagione sono più freschi e dunque più nutrienti.


Ma un ottimo motivo è anche che, molto semplicemente, i prodotti di stagione sono più buoni! ;-)


(da Luigi Vianello: Quattro ottimi motivi per mangiare prodotti di stagione)

mercoledì 15 dicembre 2010

Cartucce per stampanti rigenerate, detersivi alla spina e auto elettriche per i Comuni Riutilizzatori 2010

A 27 pubbliche amministrazioni italiane è stato conferito il riconoscimento di "Comune Riutilizzatore 2010", premio nazionale creato nel 1998 dall'associazione Amici della Terra con Class onlus e la Camera di Commercio di Milano, dedicato alle pubbliche amministrazioni che fanno acquisti e scelte in linea col tema della sostenibilità ambientale.

Il riconoscimento è andato a realtà di dimensioni medie come Ravenna, Ferrara, Novara e Verbania, accanto ai quali spiccano i piccoli centri come Lallio in provincia di Bergamo, Grugliasco nella provincia di Torino, Pioltello in provincia di Milano, Cislago in provincia di Varese, che si dimostrano i più ricettivi verso questo tipo di politiche, mentre Bari è l'unica grande città premiata.

Le amministrazioni premiate hanno scelto di acquistare materiali e prodotti riciclati o riutilizzati per il funzionamento degli uffici pubblici, come le cartucce per stampanti, la carta, i sacchetti di plastica, le stoviglie biodegradabili per le mense pubbliche. Oppure hanno scelto auto elettriche per i veicoli comunali, hanno dotato le scuole di impianti fotovoltaici, hanno predisposto punti di prelievo 'alla spina' per i detersivi.

Stefano Apuzzo, presidente di Amici della Terra ha osservato: "La normativa a livello nazionale non aiuta molto e può essere migliorata, ma bisogna riconoscere che tanti amministratori si stanno convertendo agli acquisti verdi e hanno cominciato a valutare i prodotti acquistati in base al costo del loro ciclo di vita". Le difficoltà non mancano. Conclude Apuzzo: "Uno dei problemi, ad esempio, è l’assenza di linee guida per redigere bandi ecosostenibili, cosa che rende più difficile portare le eccellenze locali a livello di sistema".

(da Il Resto del Carlino)

mercoledì 1 dicembre 2010

Cartucce per stampanti - anche esaurite valgono ancora

Le cartucce per stampanti esaurite, che non possono più essere ricaricate, per Eco Store valgono ancora!

Possono infatti essere smaltite negli Eco Point che si trovano nei punti vendita.

Cerca il pannello con il logo di Legambiente all’interno dei negozi di cartucce per stampanti Eco Store: ci troverai l'Eco Point, un vero e proprio centro di raccolta presso il quale potrai portare e smaltire le tue cartucce per stampanti vuote.

* Per le cartucce per stampanti ink-jet rigenerabili riceverai in cambio 1 euro.

* Per le cartucce per stampanti non rigenerabili riceverai invece una salvietta per il monitor del PC.

In questo modo, nei negozi di cartucce Eco Store, potrai dare valore alle cartucce per stampanti vuote e evitare che vengano disperse nell’ambiente.

L’iniziativa è sviluppata in collaborazione con Legambiente.

Il rapporto con Legambiente nasce nel 2005 con la sponsorizzazione dell’edizione italiana di Clean Up the World, “Puliamo il mondo”. Da allora l’associazione sponsorizza Eco Store nei progetti legati alla sostenibilità ambientale, alla volontà di produrre meno rifiuti possibile e di smaltirne correttamente il più possibile.

Eco Store, da sempre attenta al processo di rigenerazione delle cartucce per stampanti esauste, mette in campo ogni anno, nuove azioni volte al riuso e al corretto smaltimento dei vuoti.

Nei negozi Eco Store, infatti, i clienti hanno diverse possibilità per dare valore alle cartucce vuote e evitare che vengano disperse nell’ambiente.

* Le cartucce per stampanti che non si possono ricaricare possono essere smaltite nell’Eco Point.

* Le cartucce per stampanti ricaricabili possono essere riutilizzate fino a 5 volte, ricaricandole con l'innovativo sistema professionale Ink Evolution.

* Sono disponibili infine Kit di ricarica per cartucce per stampanti ink jet che consentono, con meno di 3 euro, la ricarica “fai da te” delle cartucce a getto d’inchiostro.

Maggiori informazioni su www.ecostore.it.

lunedì 29 novembre 2010

Vas Lombardia: immissioni ed emissioni sostenibili

Si terrà giovedì 16 dicembre 2010 a partire dalle ore 9.00, presso la Sala Consiglio della Camera di Commercio di Via Meravigli 9/B a Milano, l'ottava edizione del Convegno Nazionale Immissioni ed Emissioni Sostenibili dal titolo “Le emissioni nelle grandi città: piani e azioni per fermare l'inquinamento".
L'iniziativa si svolge con il contributo di Fondazione Cariplo, della Regione Lombardia, della
Provincia di Milano e con il patrocinio di Camera di Commercio e della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea.

La partecipazione è gratuita.
Qui si può scaricare la scheda iscrizione:

Per informazioni e iscrizioni:
Vas Lombardia
Via Passerini 18 Milano
Tel. 02 66104888
Fax 02 89076020
segreteria@vaslombardia.org
www.vaslombardia.org

venerdì 26 novembre 2010

Dalle cartucce per stampanti alle batterie elettriche: non si butta via niente nella “Settimana europea dei rifiuti”

Cartucce per stampanti, fogli di carta, sacchetti per la spesa, batterie elettriche...
Sono tanti i prodotti che alla fine del loro ciclo di vita possono ancora essere valorizzati.
Ogni anno l’Unione Europea dedica una settimana a eventi, spettacoli e convegni su come ridurre i nostri rifiuti.
La “Settimana europea dei rifiuti” cade quest'anno dal 20 al 28 novembre. La novità 2010 sarà un flash mob, BatucaMob, che mette insieme ritmi brasiliani e rispetto per l’ambiente.

Negli ultimi 40 anni il peso dell'immondizia prodotta dalle famiglie europee è raddoppiato, e non sembra voler diminuire.
L’Ue chiede di fare piccoli gesti quotidiani. E ne consiglia anche alcuni, da adottare in ufficio a scuola oppure a casa, come fare il compost con i rifiuti biodegradabili; riusare e riparare oggetti d’uso quotidiano. O ancora portarsi la merenda da casa, in appositi contenitori; scrivere sempre sui due lati del foglio, è consigliabile anche usare la posta elettronica rispetto al fax; e dare indietro le cartucce per stampanti per farle ricaricare.
Certo una grossa responsabilità di quello che finisce nei cassonetti è dovuto al packaging delle aziende: vere e proprie matrioske di imballaggi, di cui la maggior parte sono di plastica, che complicano la gestione di quello che potrebbe essere riciclato. Allora ecco che il Conai ha stilato un decalogo di consigli per chiarire le idee su come differenziare al meglio.
Non basta però. L’Ue ha dichiarato guerra ai rifiuti su cinque diversi fronti, legati ad altrettante iniziative.
  • “Troppa Immondizia” è il primo, e vuole far conoscere l’impatto ambientale ed economico della crescita “industriale” dei rifiuti.
  • Poi c’è “Produrre Meglio” che vuole incoraggiare le imprese a ridurre gli scarti.
  • “Consumare Meglio” invece si rivolge ai consumatori con attività di informazione.
  • Prima di condannare a morte un prodotto valutiamo se è possibile usarlo in altro modo, questa è l’idea di “Lunga vita ai prodotti” che promuove il riuso.
  • Infine “Meno rifiuti gettati via” presenta le soluzioni per diminuire l’immondizia, magari facendo più attenzione alle date di scadenza.

giovedì 14 ottobre 2010

Cambiamenti climatici? Giardini sani in tempi grami!

Effetto serra. Riscaldamento del pianeta. Inverni brevi ed asciutti. Temperatura di 8 gradi sui ghiacciai in pieno inverno. Aumento record sulla banchisa polare. Canicola estiva. Precipitazioni insufficienti. Siccità. Acqua sempre più preziosa, spesso rara, sempre più costosa. Ce n’è a sufficienza per concludere che è giunto il momento di affrontare un nuovo modo di fare giardinaggio, di concepire un giardino rispettoso delle risorse, un giardino in sintonia con la natura.

Di questo tratta "Giardini sani in tempi grami", la piccola guida per affrontare caldo e siccità, a cura di Susanna Magistretti e Anna Peyron.
Costa solo 5 € ed è edita da Cascina Bollate, una cooperativa sociale che opera nella Casa di Reclusione di Milano-Bollate.

Ecco due modi per ricevere "Giardini sani in tempi grami":
1. inviare per posta, con i dati anagrafici e l'indirizzo, 7 € comprensivi dei costi di spedizione a
Cooperativa sociale Cascina Bollate
Via Cristina Belgioioso 120
20157 MILANO
2. fare un bonifico bancario di 7 € a
Cooperativa sociale Cascina Bollate
Banca Popolare Commercio e Industria
Iban IT46Z0504801616000000096017

martedì 12 ottobre 2010

Greenwashing: ecco come le aziende si danno "una mano di verde"

"Il greenwashing, letteralmente lavaggio verde, è il fenomeno, purtroppo oggi molto diffuso, dell'"ingiustificata appropriazione di virtù ambientaliste da parte di aziende, industrie, entità politiche o organizzazioni finalizzata alla creazione di un'immagine positiva di proprie attività o prodotti o di un'immagine mistificatoria per distogliere l'attenzione da proprie responsabilità nei confronti di impatti ambientali negativi". (definizione di Wikipedia)

I pubblicitari e i responsabili marketing sanno bene che oggi molti consumatori sono attenti alle tematiche ambientali e alla sostenibilità e ne approfittano per "vendersi" con credenziali verdi, spesso truffaldine.

Secondo lo studio Six Sins of Greenwashing, pubblicato da TerraChoice nel 2007, su oltre mille prodotti di uso quotidiano, ben il 99% è risultato colpevole di almeno una delle sei forme di greenwashing individuate."
(da "Greenwashing: le aziende ambientaliste sono davvero ambientaliste?")

lunedì 4 ottobre 2010

Verità scomode: i 10 miti verdi da sfatare

Un paio di anni fa Wired aveva fatto parecchio scalpore con un articolo su alcuni miti "verdi" da sfatare. Secondo la rivista americana, infatti, ci sarebbero una serie di convinzioni portate avanti come bandiere delle proteste degli ambientalisti da diversi anni, che in realtà non sarebbero altro che leggende.
Il punto centrale dell'articolo era che è inutile battersi per piccole singole campagne, come fa la maggior aprte degli ambientalisti, quando il cambiamento climatico sta spingendo il pianeta verso il caos.

1) La vita in campagna non è più ecologica di quella cittadina.
I motivi sono molteplici: dalla benzina (e i gas di scarico) sprigionati per raggiungere i centri abitati, alle emissioni del terreno durante la lavorazione, o degli animali durante l’allevamento, fino anche alla concentrazione dei consumi raggruppati in comunità, che potrebbero diventare più dannosi se utilizzati singolarmente nelle case isolate.

2) L’aria condizionata può essere ecologica,
infatti è preferibile usarla d’inverno, nonostante lo spreco di energia elettrica, e le conseguenti emissioni, perchè l’alternativa sarebbero i termosifoni, che inquinano molto più dei condizionatori stessi.

3) Gli Ogm sono più ecologici dei prodotti agricoli bio,
infatti gli organismi geneticamente modificati, su cui anche la Fao punta, potrebbero risolvere il problema della fame nei paesi poveri, fornendo artificialmente cibo, in quantità anche maggiori e a costo inferiore rispetto alle colture organiche.

4) Le foreste vergini contribuiscono al riscaldamento del pianeta,
meglio quindi costruire aziende agricole al loro interno.

5) La Cina sarà la soluzione ai problemi ecologici,
infatti i cinesi, insieme agli indiani, stanno producendo uno sforzo per sviluppare le energie rinnovabili su scala industriale, molto di più di quello che avviene ad esempio in America e in Europa.

6) Accettiamo l' ingegneria genetica,
perché i nuovi Ogm superefficienti potrebbero diminuire le emissioni di gas serra.

7) Il commercio del "credito del carbonio" non è un bene,
perché l’accordo tra paesi industrializzati e paesi poveri per acquistare quote di “inquinabilità” porta a una concentrazione dell'’inquinamento in determinate zone, situazioen assai più dannosa di una produzione più estesa ma meno fitta.

8) E' meglio acquistare un’auto usata che una nuova ibrida,
infatti la diminuzione di produzione automobilistica inquinerà molto meno di un'auto a Euro zero.

9) Il nucleare è ecologico,
dato che formisce energia elettrica senza emissioni di Co2.

10) E' inutile ostinarsi a combattere i cambiamenti climatici,
bisogna abituarci ad essi, ed agire di conseguenza, preparandosi magari al peggio. Secondo Wired, infatti, saremmo ormai in ritardo per rimediare, e l’unica cosa da fare è utilizzare le conoscenze tecniche e scientifiche per cercare di limitare i danni .

E' interessante rivedere adesso queste 10 "eresie verdi", perché in soli 2 anni alcune sono state rivalutate. Che ne pensate?

giovedì 9 settembre 2010

Lombardia. Bando da 6,8 milioni per mobilità ciclistica

La Giunta regionale lombarda, su proposta dell'assessore alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo, ha deliberato lo stanziamento di 6,8 milioni di euro per la realizzazione di progetti che favoriscano la mobilità ciclistica.
"In considerazione del successo che il bando ha avuto lo scorso anno - ha dichiarato l'assessore Cattaneo - e a conferma dell'attenzione che Regione Lombardia ha nei confronti della mobilità dolce, anche attraverso l'incentivazione dell'utilizzo della bicicletta, abbiamo deciso non solo di ribadire il nostro impegno per il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica, ma anche di incrementare la dotazione finanziaria stanziata nel 2009".
Il bando si rivolge a Enti locali, Enti gestori di parchi, Rfi e Ferrovienord e prevede la realizzazione di velostazioni (parcheggio custodito, servizio di assistenza/manutenzione delle biciclette e punto informativo), di aree per il parcheggio dedicato alle biciclette, di sottopassi e sovrappassi ciclabili e ciclopedonali e l'adeguamento, il completamento o la realizzazione di piste ciclabili e ciclopedonali.
Tra le spese ammissibili rientrano la predisposizione della segnaletica/cartellonistica, la fornitura e la messa in opera di canaline o scivoli per facilitare l'accesso delle bici, nonché le opere per la fornitura di servizi di custodia, assistenza e manutenzione, bike sharing e noleggio bici (in questi ultimi casi sono incluse le attrezzature come stalli e biciclette).
Sarà considerato elemento qualificante dei progetti l'inserimento di biciclette elettriche a pedalata assistita, così come verranno valutate positivamente velostazioni e aree di parcheggio bici in prossimità di stazioni ferroviarie, stazioni di metro tramvie, metropolitane e punti di approdo della navigazione. Verrà data inoltre preferenza a piste ciclabili e ciclopedonali finalizzate al raggiungimento di stazioni e punti di approdo, così come a piste ciclabili e ciclopedonali che si collegano a piste ciclabili esistenti e ai nodi di interscambio.

Il bando prevede che possano essere ammessi a cofinanziamento progetti definitivi o esecutivi di costo complessivo compreso tra i 100.000 e gli 800.000 euro e che ogni soggetto abbia diritto di presentare un solo progetto. Il contributo massimo richiedibile è del 50% della spesa ammissibile: fanno eccezione i Comuni con popolazione non superiore ai 3.000 abitanti, i Comuni montani con popolazione non superiore ai 5.000 abitanti e le Comunità montane, che potranno richiedere un contributo fino alla concorrenza massima del 90% della spesa ammissibile. Le domande di contributo devono essere presentate entro l'11 ottobre 2010.

(Lombardia Notizie)

martedì 7 settembre 2010

Le 10 forme di inquinamento peggiori

Il sito Greenme.it ha stilato uan classifica delle 10 peggiori forme di inquinamento al Mond.

"Viviamo nell’era dello Squilibrio Naturale - scrive Serena Bianchi - siamo in troppi, consumiamo risorse in quantità sempre crescente e i rifiuti invadono il Pianeta. L’energia impiegata per alimentare l’attuale sistema produttivo mondiale, ha sempre un sottoprodotto di scarto. E’ il principio del “nulla si crea e nulla si distrugge ma, tutto si trasforma”. In cosa? Ecco una lista delle 10 peggiori forme di inquinamento nel Mondo e i loro effetti sull’uomo".

Ed ecco la classifica:
1) Riversamenti di petrolio
2) radioattività
3)Inquinamento urbano
4) Avvelenamento da mercurio
5) Gas serra
6) Inquinamento farmacologico
7) Plastica
8) Acque reflue contaminate
9) Avvelenamento da piombo
10) Inquinamento agricolo

Per leggere l'articolo: http://www.greenme.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2903&Itemid=355

sabato 28 agosto 2010

Paolo Scaroni: le rinnovabili hanno un grande futuro tra 20 o 40 anni

Paolo Scaroni, ad di Eni, ha dichiarato a CortinaIncontra: "C'e' un grande futuro per le rinnovabili, ma fra 20, 30, 40 anni"
Secondo Paolo Scaroni bisogna essere pronti con le possibili alternative per quando finiranno gli idrocarburi, tra 80 o 90 anni.
"Le rinnovabili, almeno quelle che conosciamo oggi e abbiamo a disposizione sono una cosa piccola piccola e che non ha nessuna possibilità di risolvere i bisogni di energia dell'umanità. Questo non per dire di non farle, ma per sapere che non andiamo da nessuna parte. Le rinnovabili, in particolare in Italia, sono di due tipi: l'eolico e ricordiamo che per far girare le pale ci vuole vento, e l'Italia è il paese meno ventoso del pianeta, quindi mettersi a fare mulini a vento in Italia è un esercizio assolutamente folle. Quelli che per noi sembrano posti ventosi, come la Sardegna, non lo sono per niente. Ha massimo 2500 ore all'anno di vento, quando in Inghilterra ce ne sono 5000". Poi c'e' il solare: "il solare sta in piedi solo se viene pagato da voi nelle vostre bollette sette volte il costo dell'energia termica - ha aggiunto Paolo Scaroni - , perché i pannelli che voi usate sono di una tecnologia vecchissima, anteguerra, che non ha potuto evolvere, basata sul silicio; produrre silicio ha un costo energetico elevatissimo per cui io penso che con questo solare non andiamo da nessuna parte".

venerdì 27 agosto 2010

Corsi di costruzioni sostenibili con Paea

PAEA - Progetti Alternativi per l'Energia e l'Ambiente - è una associazione ceh promuove lo sviluppo, la crescita e lo scambio personale e culturale perseguendo finalità di tutela ambientale e utilità sociale.

Su richiesta, Paea attiva corsi tecnici e divulgativi per professionisti e per tutti gli interessati alle tematiche del costruire sostenibile, della bioedilizia, del risparmio energetico e delle rinnovabili.
Le giornate formative sono realizzate da professionisti del settore e prevedono, insieme all'esposizione teorica dimostrazioni pratiche e visite guidate a cantieri o a zone di particolare interesse.
Gli incontri si possono seguire anche singolarmente e salvo diversa indicazione sono aperti alla partecipazione di interessati, anche se non addetti ai lavori.

Ecco alcuni esempi dei corsi proposti:

Energie rinnovabili
* Geotermia a bassa entalpia
* Impianti solari termici
* Impianti fotovoltaici
* Impianti micro-eolici
* Impianti micro-idroelettrici
* Impianti di cogenerazione e trigenerazione

Bioedilizia
* Case in legno
* Case in balle di paglia
* Materiali isolanti naturali
* Riqualificazione di una casa in muratura

Efficienza energetica
* Tenuta all'aria dell'edificio e Blower Door Test
* Ponti termici e la termografia ad infrarosso
* Diagnosi energetica con termocamera a infrarosso
* Case passive

Il sito web dell'associazione è www.paea.it.

martedì 3 agosto 2010

Cresce l’offerta turistica amica dell'ambiente

Sul territorio italiano e nella vicina Costa Azzurra esistono ben 426 strutture ricettive impegnate a difendere l’ambiente coniugando turismo e sostenibilità. A loro e al loro impegno nel risparmiare energia, differenziare i rifiuti, offrire servizi di mobilità sostenibile va l'etichetta ecologica di Legambiente Turismo che, anche per il 2010, è pronta a segnalare le migliori strutture. I criteri di scelta per gli esperti dell'associazione sono: la migliore gestione, la gastronomia, la comunicazione sull'ambiente e il territorio circostante, l'impegno ecologico del personale.
A livello regionale spicca fra tutte l’Emilia Romagna con le 126 strutture “amiche del clima”, seguita dalle 51 della Lombardia.
“Il successo crescente dell’etichetta ecologica di Legambiente Turismo – ha dichiarato il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza – è un segnale forte di quanto sia aumentata in questi ultimi anni l’attenzione nei confronti della protezione e la cura dell’ambiente soprattutto in un settore, come quello turistico, che più di ogni altro deve puntare sulle risorse naturali e paesaggistiche del Paese. L’attenzione verso il risparmio delle risorse e il rispetto del territorio diventano, anche attraverso questa etichetta, un valido strumento di promozione per le aziende ma soprattutto un’ulteriore garanzia di qualità per una clientela sempre più sensibile alla salvaguardia dell’ambiente”. Un successo che si è riconfermato nella prima metà del 2010 con oltre 100 nuove iscrizioni e nuovi gruppi sorti in Sardegna, Campania, nelle Marche e nel Salento.
(Rinnovabili.it)

martedì 27 luglio 2010

Paolo Scaroni: Eni dice no al nucleare

Paolo Scaroni, l'amministratore delegato di Eni, ha dichiarato che la sua società non ha intenzione di entrare nella partita del nucleare italiano, anche se considera la scelta fatta anni fa una pazzia.
"Prima di immaginare di riempire con mulini a vento località che non hanno vento - ha detto Paolo Scaroni durante il congresso Milano MedForum - e di coprire il nostro scarso territorio con pannelli solari che usano una tecnologia vecchia di 80 anni, bisogna esplorare tutte le strade per risparmiare energia".
" I quattro Paesi petroliferi del Nordafrica , quindi Egitto , Libia , Tunisia e Algeria , pur rappresentando meno del 5% della produzione mondiale di gas e petrolio , per noi rappresentano quasi il 35% della produzione - ha continuato Paolo Scaroni, ricordando che Eni ha investito 50 miliardi di dollari in 10 anni nell'area nordafricana, dando lavoro a più di 5.000 persone.

venerdì 16 luglio 2010

Expo di Shanghai 2010: Testo e la Città Verde di Friburgo per l’efficienza energetica

In collaborazione con la “Città Verde” di Friburgo in Brisgovia, Testo partecipa all’Esposizione mondiale 2010 di Shanghai, iniziata il 1° maggio e che si concluderà il 31 ottobre. Gli esperti in tecnologie di misura della Foresta Nera presentano strumenti di misura moderni ed eco-compatibili per l’efficienza energetica, principalmente nel campo della termografia e delle emissioni.

Grazie alle ambiziose politiche ambientali e all’impegno politico e civile per le fonti energetiche rinnovabili, Friburgo si è guadagnata il soprannome di “Città Verde”, ricca di soluzioni organizzative, ecologiche e tecnologiche.

Durante i preparativi per i Giochi Olimpici di Pechino nel 2008, il governo della Repubblica Popolare Cinese, sostenuto dall’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente (EPA), ha scelto Testo come fornitore di strumenti di misura ad alta precisione con lo scopo di ridurre le emissioni di gas combusti e migliorare così la qualità dell’aria nella città di Pechino. L’Ufficio comunale per la protezione ambientale di Pechino oggi utilizza l’analizzatore di combustione portatile testo 350 per controllare regolarmente tutte le società, come ad esempio le centrali a combustibili fossili, le cui attività hanno effetti sull’equilibrio energetico. Grazie all’elevata precisione e alla lunga durata delle celle elettrochimiche, l’analizzatore di combustione testo 350 è la soluzione ideale per questo tipo di misure.

All’interno della Urban Best Practices Area (UBPA) dell’Expo 2010 di Shanghai, Testo AG presenta le termocamere e gli strumenti per la misura delle emissioni per applicazioni inerenti la valutazione dell’efficienza termica degli edifici, in qualità di partner della “Città Verde" di Friburgo.
(da http://www.testonews.it/news/testo-citta-verde-friburgo-insieme-expo-shanghai-2010.htm)

giovedì 8 luglio 2010

Paolo Scaroni: intesa con il Miur per la cultura dell'efficienza energetica

Paolo Scaroni, l'amministratore delegato di Eni, ha sottoscritto un protocollo d'intesa con il ministro dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca, Mariastella Gelmini, con l'obiettivo di diffondere tra le giovani generazioni la vocazione allo studio delle discipline scientifiche, la cultura dell'efficienza energetica e dell'uso consapevole e rispettoso delle fonti di approvvigionamento, utilizzando le competenze che Eni ha sviluppato dal 1985 con Eniscuola.

L'accordo ha la durata di tre anni e prevede il sostegno del piano "Scuola Digitale". Eni sosterra' le azioni del Ministero nei confronti del corpo docente, nell'ambito del plurilinguismo, attraverso la predisposizione in forma digitale di contenuti e percorsi di formazione in linea inglese.

(lecosecomestanno.blogspot.com)

giovedì 24 giugno 2010

Ban Ki Moon: servono green economy e sviluppo sostenibile

Ban Ki Moon, Segretario Generale dell’Onu, scrive ai leader del Mondo per esortarli a concentrarsi sulla ‘crescita verde’, come metodologia sicuramente efficace per combattere la recessione e lottare contro il cambiamento climatico. Quando mancano solo due giorni all’inizio del G20 del Canada (26 e 27 giugno), Ban chiede che al centro delle consultazioni ci siano le questioni ambientali e le problematiche ad esso collegate.
“Sulla base della nostra esperienza collettiva il modo più adatto per migliorare il quadro e per una crescita economica forte, equilibrata e sostenibile è mettere lo sviluppo sostenibile davanti a tutto e al centro di tutto, investendo nella green economy”, ha scritto il Segretario.
In particolare, egli ha invitato i leader delle nazioni industrializzate ad onorare gli impegni assunti al vertice di Copenaghen: offrire 30 miliardi di dollari in finanziamenti, elargiti nell’arco dei prossimi tre anni a sostegno delle nazioni più povere ad affrontare i cambiamenti climatici.
Ma nella lettera di tre pagine Ban Ki Moon fa anche riferimento alla possibilità di limitare i sussidi destinati ai combustibili fossili ed intraprendere ulteriori programmi per la riduzione delle emissioni dannose che, come conseguenza, porteranno anche alla creazione di flussi economici oltre che numerosi posti di lavoro.
Ma il segretario Onu non è il solo a voler incoraggiare il G20. Come lui anche il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, e il Presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, hanno inviato una lettera congiunta agli altri leader per presentare le loro riflessioni sui temi chiave all'ordine del giorno del vertice del G20 di Toronto. Nella missiva hanno voluto anch’essi sottolineare la necessità di garantire una crescita del Pianeta che sia forte ma allo stesso tempo sostenibile. In merito alle problematiche legate al cambiamento climatico i due leader UE sottolineano “Dobbiamo continuare a promuovere una forte azione sul climate change, mettendo l'accento sulla crescita verde, lavorando insieme per raggiungere un accordo globale e completo giuridicamente vincolante, spingendo affinchè i finanziamento vengano attribuiti velocemente e a livello nazionale per raggiungere l'obiettivo 2 gradi Celsius“.
(Rinnovabili.it)

giovedì 17 giugno 2010

Legambiente lancia l'etichetta per l'impronta di Co2

Si chiama Etichetta "PER IL CLIMA" il progetto di Legambiente, primo in Italia ad esprimere l'impronta di CO2 di un prodotto: è uno strumento che serve all'azienda a conoscere da un angolo visuale nuovo il proprio prodotto e che informa il consumatore sulle emissioni di gas climalteranti emesse durante una o più fasi del ciclo di vita del prodotto.

Epson è la prima tra le aziende IT a indicare il suo impegno verso il consumatore, comunicando la quantità di CO2 generata da alcune stampanti durante il loro utilizzo, per il consumo elettrico.
"Complimenti ad Epson che ha aderito a Etichetta "PER IL CLIMA", una vera iniziativa italiana di green economy, sull'esempio di altri paesi europei, dove ormai le istituzioni e le imprese sono impegnate in prima fila a favore dell'ambiente - dice Andrea Poggio, vicedirettore nazionale di Legambiente -. Oggi Epson è la prima azienda del settore che consente ai consumatori di scegliere non solo in base al prezzo e alle funzionalità, ma anche in base all'impatto sui consumi energetici e le alterazioni climatiche. Un esempio che speriamo siano in molti a seguire. È così che che ognuno può fare la sua parte per ridurre il consumo energetico" La prima stampante a vantare l' Etichetta "PER IL CLIMA" di Legambiente è la business inkjet Epson B510DN: la sua impronta è pari a 0,134 grammi di CO2 equivalente a pagina stampata (in modalità draft). Il calcolo è stato effettuato tenendo in considerazione il consumo elettrico durante un ciclo settimanale medio (Typical Electricity Consumption, TEC). Il ciclo TEC è considerato su 7 giorni, durante i quali si calcolano momenti in cui la macchina è in modalità sleep (week end, notte, pausa pranzo) e i momenti di lavoro. In totale, secondo questo ciclo settimanale, la stampante sarà utilizzata per fare 3360 stampe e l'impatto complessivo sarà di 452grammi di CO2 equivalente. Tra i consigli per l'uso già in etichetta compare un'indicazione fondamentale: spegnendo la stampante a fine giornata e nel fine settimana si arriva a risparmiare il 65% di CO2eq rispetto a quanto dichiarato nell'etichetta. Inoltre, per un miglior uso della stampante si possono osservare alcuni semplici accorgimenti: impostare la stampante in modo che di default stampi in fronte retro e in modalità bozza; utilizzare le anteprime di stampa e stampare solo quando necessario; utilizzare carta riciclata, possibilmente con etichettature ambientali (per esempio l'Ecoflower europeo).
(Apcom)

venerdì 11 giugno 2010

Assicurazione Alleanza Toro e Legambiente, insieme per l’ambiente

Leggo su un blog e riporto una notizia green dal mondo assicurativo:

Dopo tanto parlare del nuovo board di Generali, con Cesare Geronzi presidente, ecco una nuova notizia sul gruppo assicurativo, stavolta a tema ecologico.
Alleanza Toro, in collaborazione con Legambiente ha deciso infatti di dare il suo contributo alla salvaguardia del Pianeta con il progetto "Toro eco casa".
Dal 18 maggio 2010 al 18 ottobre 2010, per ogni polizza assicurativa acquistata verrà piantato un albero nelle varie città italiane.
L’amministratore delegato di Alleanza Toro Luigi de Puppi ha così commentato la decisione:
"Il cambiamento climatico, i danni causati dall’inquinamento, la necessità di gestire in modo più responsabile le risorse naturali, sono problematiche che rendono sempre più viva la volontà di agire a favore dell’ambiente, e Alleanza Toro, crede fortemente nello sviluppo delle energie rinnovabili, convinta che la salvaguardia dell’ambiente sia una scelta irrinunciabile per costruire un futuro migliore, come dimostrano i nostri prodotti nati dalla crescente domanda del mercato per questo tipo di coperture assicurative e per tutelare chi si riconosce in questi valori".
(da http://assicurazioniebanche.blogspot.com/2010/05/assicurazione-alleanza-toro-e.html)

martedì 8 giugno 2010

Clima: 10 anni per fissare obiettivi soddisfacenti

La comunità internazionale potrebbe impiegare ancora dieci anni per impegnarsi su obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra che possano davvero fermare il riscaldamento globale, secondo il responsabile del clima dell'Onu Yvo de Boer. "penso che il processo possa concludersi, nel giro di dieci anni, con degli obiettivi riduzione adatti" ha detto De Boer in una conferenza stampa a Bonn trasmessa su internet. "Nel processo avremo bisogno di molte tappe, ma sono convinto che ci arriveremo a lungo termine" ha aggiunto il segretario della convenzione onu sul Clima, che lascia il suo incarico a fine mese. I rappresentanti di 180 paesi sono riuniti a Bonn da una settimana e fino a venerdì per preparare la prossima riunione internazionale il clima dal 29 novembre al 10 dicembre a Cancun, in Messico.
Apcom-Nuova Energia)

lunedì 31 maggio 2010

Un convegno sul clima con Giuliacci

Sabato, ad Ospedaletti, vicino a Sanremo, si è tenuto il convegno “I cambiamenti climatici e le prospettive del clima ligure”, organizzato da MeteoNetowrk Liguria con il patrocinio del Comune di Ospedaletti, in cui relatore d’eccezione è stato il Colonnello Mario Giuliacci, Responsabile Scientifico della Epson Meteo.

Scopo del convegno, analizzare sia su scala Europea che in chiave locale gli eventi accaduti quest'inverno, cercare di comprenderne le cause ed i meccanismi e provare a dare una chiave di lettura scientificamente inappuntabile, onesta, lontana dalle ribalte dei
media e dei cacciatori di notizie straordinarie.

"Stiamo davvero correndo verso il riscaldamento globale oppure sono cicli naturali - scrivono gli organizzatori - l'attività umana è responsabile oppure non c'entra nulla? E se qualche cambiamento è realmente in atto, come potrebbe di conseguenza modificarsi il microclima ligure e quello cuneese?"

giovedì 20 maggio 2010

I cambiamenti climatici minacciano la salute degli italiani

Il Mediterraneo è sotto scacco dei cambiamenti climatici e a risentire degli effetti del surriscaldamento è, anche e soprattutto, la salute della popolazione che vive nelle città. Centri urbani come Atene, Roma o Marsiglia sono tra i più suscettibili in Europa alle ondate di caldo causate dagli stravolgimenti climatici in atto e fra quelli più a rischio anche nel futuro. A supportare questa teoria un team di scienziati elvetici e statunitensi che ha da poco pubblicato la propria ricerca sul tema nella rivista Nature Geoscience. Con sei nuovi modelli climatici i ricercatori hanno esaminato come potrebbero svilupparsi gli effetti peggiori per la salute. “Volevamo scoprire se eravamo in grado di localizzare le aree a rischio, nonostante le notevoli incertezze nello sviluppo dei fattori climatici che influenzano la salute”.
Secondo le previsioni elaborate dai ricercatori per il bacino mediterraneo si prospettano giornate di fuoco: nel dettaglio, i giorni con temperature superiori ai 32 gradi centigradi passeranno dalla media registrata nel periodo 1961-1990, di circa due giorni per ogni estate, a circa 13 giorni per 2021-2050 e 40 nell’arco temporale tra il 2071 e il 2100. Il numero di ondate di calore seguirà parallelamente questa crescita, con proiezioni più severe per i bacini idrografici a bassa quota nell’Europa meridionale e nelle coste mediterranee. “In alcune delle regioni europee più densamente popolate, come le aree urbane di Atene, Bucarest, Marsiglia, Milano, Roma e Napoli, si verificheranno i cambiamenti più severi in termini di impatto sulla salute”, spiega Erich Fischer co-autore dello studio.
All’appello dei fattori impattanti mancano l’effetto “isola di calore” e l'inquinamento atmosferico cittadino, inclusi nei calcoli spiegano gli scienziati, la situazione potrebbe ulteriormente aggravarsi. A sottolineare la gravità, un dato su tutti: nel 2003 in Europa sono morte in un’ondata di caldo estremo circa 40.000 persone.
(Rinnovabili.it)

lunedì 17 maggio 2010

Salvare i coralli dalle emissioni di CO2

I coralli soffrono due volte per le emissioni di CO2: per prima cosa perché risentono del riscaldamento globale, ma anche perché l'acqua marina, a contatto con l'anidride carbonica, si acidifica, danneggiando quegli organismi che producono scheletri di carbonato di calcio, come appunto i coralli.

Per questo, il Consiglio Europeo delle Ricerche ha accordato un finanziamento di 3,3 milioni al progetto Coral warm, che per 5 anni metterà sotto osservazione il Mar Mediterraneo e il Mar Rosso, con l'obiettivo di capire quali danni ha provocato l’aumento dei gas serra.

"Lo studio, al via il 1° giugno, vede coinvolti i dipartimenti di Chimica e di Biologia evoluzionistica sperimentale dell’Università di Bologna, oltre alla Bar-Ilan University di Tel Aviv. Il progetto, il più ampio mai aggiudicato per una ricerca sui coralli in Europa, se l’è vista con la concorrenza di 1500 candidature. Alla fine solo l’1% delle proposte ha ottenuto i fondi.

Tra i ricercatori impegnati c’è Stefano Goffredo, un biologo bolognese di 41 anni che lavora da precario all’ateneo emiliano dal 1996. Istruttore subacqueo da quando era un ventenne che dava lezioni di immersioni nel reef, ora guarda con ansia alla sorte dei coralli: «Questi progetti nascono dalla passione che hai dentro e dalla preoccupazione per un ambiente che ho sempre frequentato – racconta –. Nel ’98, a causa del riscaldamento dell’acqua, c’è stata una mortalità di massa nell’Oceano indiano, con la perdita di notevoli estensioni di coralli. Qualche anno fa, poi, nel Mar Ligure, c’è stato un fenomeno analogo, anche se di dimensioni minori, provocato dall’acqua particolarmente calda e calma. I cambiamenti climatici ci sono sempre stati, ma ora gli effetti sono misurabili».

Non che i ricercatori temano di trovarsi davanti a una situazione catastrofica: «Ci sono specie più sensibili di altre – continua Goffredo – e alcune forme forse saranno anche facilitate. Se è vero che la CO2 danneggia gli organismi che producono scheletri calcarei, ci sono alghe che saranno avvantaggiate dalla fotosintesi. Alcune industrie sono interessate proprio a questi aspetti per la realizzazione di antiossidanti o biofuel, anche se questo aspetto esula dal nostro lavoro».

Tornando alle 40 specie di corallo presenti nel Mediterraneo, il loro valore ecologico consiste nella loro capacità di costruire habitat tridimensionali dove si fissano e vivono altri organismi, oltre che nel convogliare sui fondali quantità di energia. In ambienti bui, nelle grotte o a grandi profondità, arrivano a coprire il 90% dei fondali. L’anidride carbonica rende acida l’acqua, facendo dissolvere il carbonato di calcio che costituisce lo scheletro del corallo.

Per comprendere l’entità dei danni subiti, saranno dislocate stazioni-sonda ogni 15-20 km delle nostre coste, allo scopo di rilevare temperature e ph. Gli studi avverranno in sette stazioni, una delle quali ha caratteristiche speciali: «All’isola di Panarea, teatro di emissioni di anidride carbonica di origine vulcanica, ci sono combinazioni di temperature e acidità simili a quelle che, secondo le previsioni, si realizzeranno fra 100 anni negli oceani del pianeta – spiega Goffredo –. Metteremo i coralli lì per vedere come reagiscono»."
(da LaStampa.it)

venerdì 14 maggio 2010

Areva progetta una centrale solare in Sudafrica

Ultimamente diversi grandi gruppi industriali internazionali stanno investendo ingenti somme nelle energie alternative, sia nel campo dell'energia solare che in quella eolica.

La Areva ad esempio, la principale industria francese nel settore energia, è pronta a costruire una centrale solare a concentrazione in Sudafrica, come riporta il quotidiano sudafricano Business Day. L'impianto dovrebbe avere la capacità di 100 megawatt, ma il sito non è stato ancora individuato.
(da corriere.it)

giovedì 13 maggio 2010

David Cameron e le nuove politiche ambientali

Mentre in Italia le politiche ambientali sono più che lacunose, la Gran Bretagna, prima nazione ad avere istituito un Ministero per i Cambiamenti Climatici, fa nuovi passi in avanti.

Valerio Garzieri, nel suo post di oggi su Repubblica, studia le prime mosse a favore dell’ambiente del nuovo governo di David Cameron
Il programma annunciato oggi da Cameron riprende infatti molti degli impegni assunti dai laburisti nella lotta ai cambiamenti climatici.
“Dagli incentivi alle rinnovabili ai piani di sviluppo per l’energia delle maree e dal biogas, molti di quelli che erano gli obiettivi perseguiti da Brown restano anche nell’agenda della coalizione Tory/Lib-dem.
Anzi, come si può leggere al punto 11 del dettagliato programma steso all’atto di siglare l’intesa tra i due partiti, il nuovo esecutivo ha annunciato anche l’intenzione di introdurre una carbon tax da applicare nel caso sul mercato delle emissioni il prezzo della CO2 cali troppo bruscamente”.
E la Gran Bretagna ha una lezione da darci anche sul tema del nucleare:
“Sul tema spinoso dell’atomo Tory e Lib-dem hanno sottoscritto un patto tanto semplice quanto chiaro: i conservatori sono favorevoli e porteranno avanti i progetti di nuove centrali; il partito di Nick Clegg resta contrario e lo dirà forte e chiaro in parlamento, salvo poi astenersi al momento del voto”.

venerdì 7 maggio 2010

Pannelli fotovoltaici di nuova generazione

Una novità è in arrivo nel mondo del fotovoltaico.
"In partnership con la tedesca Q-Cells, inzierà entro maggio a Ragusa negli impianti della Cappella Alluminio la prima produzione europea di pannelli fotovoltaici di nuova generazione, composta da celle quadrate di silicio monocristallino, chiuse in vetri solari ad alta captazione.
A parità di superficie e di costo, aumentano del 10-15% la potenza installata e la produzione di energia rispetto ai tradizionali panneli con celle in silicio policristallino."
(da Corriere.it)

mercoledì 5 maggio 2010

Allianz acquista 6 parchi fotovoltaici

La società finanziaria e assicurativa Allianz ha acquisito in Puglia sei parchi fotovoltaici di circa 1 megawatt di potenza ciascuno sviluppati e realizzati da Bp Solar Italia. Gli impianti, nei Comuni di Brindisi e Mesagne, sono in esercizio dalla fine dello scorso anno e sono in attesa di essere connessi. «Siamo molto soddisfatti», ha dichiarato David Jones, amministratore delegato di Allianz Specialized Investments, «di aver realizzato il nostro primo investimento nell'ambito del solare. Il mercato del fotovoltaico è di importanza strategica per il nostro gruppo e ci impegniamo a proseguire su questo successo iniziale e continueremo a sviluppare il nostro portafoglio in Italia e negli altri mercati chiave europei».
Allianz Specialized Investments è responsabile per Allianz Group degli investimenti nel solare e nell'eolico.

martedì 4 maggio 2010

Google si lancia nell'eolico in Nord Dakota

Anche Google investe nelle energie alternative!
Il gigante dell'informatica ha infatti annunciato l'acquisto di due parchi eolici in Nord Dakota per un investimento di 38,8 milioni di euro, circa 30,3 milioni di euro.

I due parchi, sviluppati da NextEra Energy Resources, in totale producono 169,5 megawatt di potenza, abbastanza per alimentare più di 55.000 case. Nella costruzione sono state utilzzate turbine di ultima generazione che permettono di ottimizzare al massimo la produzione di energia pulita, 113 torri eoliche alte 80 metri, collegate alla linea di trasporto per l'energia esistente, dove è stato ridotto il consumo di combustibili fissili.

Google finanzia anche due start-up delle energie alternative: eSolar (energia solare) e Altarock (energia geotermica).

venerdì 30 aprile 2010

SunEdison realizzerà 12 impianti fotovoltaici

SunEdison, l’operatore leader dei sistemi fotovoltaici nel Nord America, parte di MEMC Electronic Materials, realizzerà dodici impianti fotovoltaici in provincia di Lecce con un investimento di 47 milioni di euro, che genereranno nel primo anno energia equivalente al fabbisogno di oltre 3.300 famiglie.
L'obiettivo del gruppo americano è di continuare l'espansione nell'energia solare in Italia, dopo l'annuncio a marzo dell'avvio di un impianto da 72 Mw nella provincia di Rovigo, il più grande d'Europa.

“L’annuncio di questi progetti, che segue quello recente del più grande impianto d’Europa in provincia di Rovigo, dimostra la nostra consolidata esperienza nella realizzazione di parchi fotovoltaici anche di grandi dimensioni, dalle installazioni sui tetti, agli impianti in aree vaste come quelle montane” dice Carlos Domenech, presidente di SunEdison. “Forti della grande solidità finanziaria di questi progetti e delle competenze specifiche, SunEdison vuole continuare ad espandere rapidamente le proprie attività in Italia, considerata strategica come Stati Uniti, Canada ed altre nazioni europee”.