giovedì 4 dicembre 2008

Dietrofront sul risparmio energetico

Da Repubblica

Il governo fa marcia indietro sulla riduzione delle detrazioni fiscali sul risparmio energetico. Sarà certamente cancellata la retroattività della norma che avrebbe imposto a chi ha già realizzato i lavori, di presentare una nuova domanda a gennaio con il rischio di non vedersi riconosciuto lo sconto nella prossima dichiarazione dei redditi .Novità sembrerebbero annunciarsi anche per l´intero impianto del decretone anticrisi, una sorta di piano-bis: ieri sera il ministro dell´economia Tremonti, incontrando i senatori del Pdl, avrebbe aperto su possibili modifiche alla manovra con «nuovi meccanismi di sostegno all´economia reale» e non avrebbe escluso interventi di incentivo per le auto ecologiche come in Francia. I fondi, secondo quanto riferito dai partecipanti, circa 2-3 miliardi ,sarebbero emersi da una accurata due diligence del fas, il noto fondo per le aree sottoutilizzate.Tornado alle detrazioni fiscali per il risparmio energetico appare più confuso il futuro: per il 2009 in poi il ministero dell´Economia è orientato a mantenere un "tetto" agli sgravi fiscali, quindi per i nuovi lavori da intraprendere chi vuole ottenere lo sconto fiscale del 55% dovrà "prenotarsi" il più presto possibile. Le domande che si riveleranno fuori dal budget stanziato per gli ecoincentivi avranno diritto ad una detrazione solo del 36%. Non è invece certo che rimarrà il meccanismo del "silenzio assenso" in base al quale se non si ottiene entro 30 giorni l´ok dall´Agenzia delle Entrate significa che non si potrà usufruire dell´abbattimento dell´Irpef alla soglia massima.L´incertezza è data anche dal fatto che il ministro dell´Ambiente, Daniela Prestigiacomo, sta lavorando ad un emendamento per sopprimere tutte le norme relative al credito d´imposta contenute nel decreto anti-crisi e non solo la retroattività. Proposta che si scontra con l´orientamento del ministro dell´Economia, Giulio Tremonti, orientato a modifiche minime.

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