Le sei direttive approvate oggi dall'assemblea di Strasburgo contengono gli strumenti per raggiungere entro il 2020 un triplice obiettivo: riduzione del 20% delle emissioni di gas a effetto serra, aumento del 20% del risparmio energetico e aumento al 20% della quota dei consumi totali coperta da energia prodotta da fonti rinnovabili. «Il Parlamento - ha detto al termine delle operazioni di voto il presidente dell'assemblea di Strasburgo Hans Gert Poettering - ha avuto un atteggiamento di grande cooperazione con il Consiglio, ma la procedura adottata è un'eccezione».
Per facilitare e mettere in sicurezza l'esito dell'esame parlamentare, la presidenza ha infatti deciso di sottoporre al voto prima di tutto gli emendamenti frutto del compromesso raggiunto tra Consiglio-Commissione e Parlamento. Una volta approvati questi emendamenti tutti gli altri sono automaticamente decaduti e il pacchetto clima è stato adottato.
Le direttive approvate oggi riguardano: il sistema di scambio delle emissioni di gas a effetto serra; la ripartizione tra gli Stati membri degli sforzi per ridurre le emissioni; la cattura e lo stoccaggio geologico del CO2; l'aumento del ricorso alle energie rinnovabili. È stato inoltre dato il via libera alla direttiva per la riduzione delle emissioni di CO2 delle auto e per la riduzione dei gas a effetto serra derivanti dal ciclo di vita dei combustibili.(da Il Tempo)
Ma cosa fanno i grandi gruppi per l'ecologia? Questo è quello che l’Eni, ad esempio, su iniziativa dell’amministratore delegato Paolo Scaroni, dichiara di fare ogni anno a favore dell’ambiente.
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