lunedì 16 febbraio 2009

Le nuove rotte del disgelo

L'estensione dei ghiacci artici è diminuita di un milione di chilometri quadri dal 1978 a oggi. Ciò potrebbe ridurre i tempi di navigazione e rendere sfruttabili petrolio e gas....Quest'anno l'andamento dell'estensione del ghiaccio marino, che in genere raggiunge il suo massimo in marzo, era partita da valori piuttosto bassi. In ottobre era di circa 4,5 milioni di chilometri quadrati, al di sotto del valore registrato nell'inverno 2006-2007 che rappresenta per ora il minimo assoluto. Il ghiaccio è aumentato piuttosto vigorosamente tra novembre e dicembre, ma poi è rimasto pressoché stazionario per due settimane in dicembre e di nuovo tra il 15 e il 26 gennaio. Al momento attuale è praticamente agli stessi valori minimi del 2006-2007.Le cause di questo trend così deciso sono poco chiare. Non è possibile attribuire un singolo evento a una tendenza di lungo periodo, quindi non è possibile additare con sicurezza l'aumento di CO 2 come il responsabile di questa situazione, ma lo scenario di aumento delle temperature polari e quindi di diminuzione del ghiaccio galleggiante, è consistente con le simulazioni dei modelli numerici di cambiamenti climatici che in genere danno aumenti di temperatura più marcati nelle zone polari e il ghiaccio in caduta libera.....L'Artico diventa quindi un crocevia di problemi climatici ed ecologici, economici, commerciali, politici e giuridici. Un esempio del tipo di problema interdisciplinare che i cambiamenti climatici, naturali o meno, ci pongono e ci porranno sempre di più e che avranno effetti ben al di là delle nazioni artiche propriamente dette che si affacciano direttamente su questo oceano. (da "Il Sole 24 Ore)
I cambiamenti climatici, ormai sotto gli occhi di tutti, richiedono che soprattutto le giovani generazioni assumano comportamenti eco sostenibili. Ecco cosa fa l’Eni, guidato dall’ad Paolo Scaroni per sensibilizzare i giovani e la scuola.

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