martedì 3 febbraio 2009

I meteomaniaci

News tv martellanti. Sms sul cellulare. Canali satellitari. E applicazioni da scaricare dal Web, programmi fai-da-te, blog, gadget. Le previsioni del tempo grande passione collettiva. Ma quali risposte cerchiamo con la domanda più banale del mondo? si domanda L'espresso

Un milione e 700 mila i contatti giornalieri sulle news di Sky Meteo 24. Quattro milioni e 800 mila i visitatori dei siti Internet (dati Nielsen) in un mese. Due milioni e mezzo gli utenti su ilmeteo.it. Un milione e mezzo su Meteo.it. Cinquecentomila su 3B Meteo. Il tempo è diventato un'ossessione contemporanea. Si comincia per gioco: sms per sapere che tempo fa quando si è ancora sotto le coperte, siti per seguire gli ultimi fulmini sul pianeta, bollettini sulla neve e sul mare. In qualunque momento, telecomando in mano, il quadro meteo dettagliato all'inverosimile: sullo stabilimento preferito, la baita sperduta, la nuvoletta sopra casa. Ma tra vento, pioggia e sole, mentre applicazioni da geni matematici si fanno semplici per essere comprensibili, l'incantesimo è compiuto: tutti incollati alla tv, a cliccare su siti in continuo aggiornamento, a sbirciare il dashboard del computer o il display dell'iPhone. A digitare su Google la parola più ricercata di tutte, persino più di sesso: meteo. Ossessione tempo. Mai registrata in modo così eclatante, e il trend è in crescita: La Repubblica Meteo a dicembre 2008 ha avuto 640 mila utenti unici, a dicembre 2007 erano 349 mila. In un anno c'è stata una crescita dell'83,4 per cento. Una passione trasversale, e non sempre logica, che coinvolge chi è sul punto di partire e chi è inchiodato alla scrivania; chi vuol sapere se attrezzarsi di catene e chi che scarpe mettersi; chi è in alta quota ma è curioso di mareggiate; chi sta ad Aosta e sogna calori tropicali. I servizi si moltiplicano (l'ultimo è del Corpo forestale dello Stato: invio di sms sul pericolo valanghe), le iniziative aumentano (la scuola di vela Marvèlia ha appena proposto un corso di Meteorologia). Del tempo si parla, ovunque e continuamente: e non è più sinonimo di parlare del nulla. Che freddo o che caldo fa è la nuova koiné, linguaggio comune che inchioda tutti sotto lo stesso cielo.

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