alla civiltà greca antica, e probabilmente da molto prima, i filosofi della natura hanno tentato di spiegare perché il mondo sia così pieno di organismi. Ma fino al 1859, quando Charles Darwin pubblico il trattato Sull'origine delle specie, non si potè rispondere a questa domanda con una naturale e omnicomprensiva teoria dell'evoluzione.I fringuelli che egli osservò alle Galapagos, quelli che poi presero il suo nome, giocarono un ruolo piccolo ma importante nello sviluppo delle teoria della selezione naturale. Restò cinque settimane sulle isole, prestando attenzione tanto alle rocce e alle formazioni geologiche, quanto agli animali e alle piante. I fringuelli divennero importanti dopo il suo ritorno in Inghilterra, quando John Gould, un tassonomista, gli disse che tutte le specie appartenevano a un singolo gruppo. Questo fatto inatteso lo aiutò a formulare un'idea rivoluzionaria: le specie non sono "fisse", ma possono cambiare e diversificarsi attraverso molte generazioni. «Vedendo la gradazione e diversità di struttura in un piccolo, strettamente imparentato gruppo di uccelli – scrisse Darwin nel 1842 – si potrebbe fantasticare che, da un originario piccolo numero di uccelli in questo arcipelago, una specie è stata presa e modificata per fini diversi».Darwin ci ha così donato una teoria da applicare a tutti gli organismi in ogni situazione. Non possiamo biasimarlo per non avere applicato la sua teoria ai fringuelli, perché dopo la sua breve visita alle Galapagos non vi fece più ritorno. Ora sappiamo che sulle Isole Galapagos ci sono 13 diverse specie, e un'altra abita l'isola Cocos, al largo del Costa Rica. Si sono evolute negli ultimi 2-3 milioni di anni, da una specie antenata che ha attraversato in volo un lungo tratto dell'Oceano Pacifico,dal Sud al Centro America. Ma come si sono evolute e perché ci sono così tante specie? Per rispondere a queste domande, da 36 anni torniamo nell'arcipelago ogni anno, letteralmente sulle orme di Darwin. Ci siamo chiesti: in che modo due specie si sono formate da una sola, e così via?Questo processo, detto speciazione, inizia con la colonizzazione di un'isola da parte di alcuni esemplari provenienti da un'altraisola. Le due popolazioni divergono e poi, quando alcuni membri dell'una volano sull'isola occupata dall'altra, divergono lì ulteriormente: due specie vivono sulla stessa isola senza incrociarsi tra loro, se non raramente. Per approfondire e verificare la teoria abbiamo condotto studi sui fringuelli vivi, la loro alimentazione e il loro accoppiamento, le variazioni da un'isola all'altra e i loro geni. Abbiamo studiato fringuelli su quasi tutte le isole, ma soprattutto a Genovesa e Daphne Major. I nostri studi hanno illuminato due importanti aspetti dell'intero processo: la divergenza e l'ibridazione. La divergenza. Le isole presentano differenze nelle piante e negli insetti, quindi nell'alimentazione dei fringuelli. Quando volano su un'altra isola, trovano alimenti leggermente diversi; o anche sulla stessa isola, quando un cambiamento climatico modifica la disponibilità di cibo. Vi sono annate umide, con abbondanti precipitazioni (El Niño) e annate secche (La Niña). (dal Sole 24 Ore)
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