Da Repubblica
Viviamo in pieno cambiamento climatico. Cosa succederebbe se Palermo diventasse una città ad alta piovosità, com´è in questi giorni? Facciamo fantascienza. Si porrebbe un problema: i pali. A quanto si vede, Palermo è la città che ha più pali al mondo: regolari, abusivi, di imprecisata utilità. E tutti sembrano uniti in una funzione principale (oltre quella di deturpare): impedire il passaggio degli ombrelli aperti. Dunque, con la pioggia, primo compito sarebbe di ordinare questa informe selva di pali, allineare, sostituire, pena il blocco del movimento. Con grande impulso, lsu permettendo, all´industria che produce pali. E poiché la metallurgica è stata base della rivoluzione industriale, si potrebbe sperare, con la pioggia, l´arrivo finalmente di una rivoluzione industriale. Cosa non funziona in questa fantascienza? Che la pioggia ogni anno fa anche crollare palazzine, ma questo non è stato mai ad Abbandonopoli impulso a risanare il centro storico.
Così le grandi aziende dichiarano di volere sensibilizzare le giovani generazioni sui comportamenti eco sostenibili. Il caso dell’Eni, guidato dall’ad Paolo Scaroni
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