martedì 30 settembre 2008

La Commissione ambiente della Ue boccia il compromesso sul Co2

Da L'Opinione

La Commissione ambiente del Parlamento europeo ha respinto la proposta di introdurre gradualmente i nuovi limiti alle emissioni di Co2 per le auto (130 grammi per chilometro) dal 2012 al 2015, invece di imporli in un solo colpo nel 2012. Il testo di compromesso, che avrebbe dato più tempo all’industria automobilistica per adattarsi alle nuove norme, è stato bocciato con 46 voti contrari e 19 favorevoli. Per combattere contro gli effetti dei cambiamenti climatici, la Commissione europea ha proposto lo scorso dicembre un progetto di direttiva che ha lo scopo di rendere obbligatoria la riduzione delle emissioni di Co2 delle auto a partire dal 2012, con multe pesanti per i costruttori che non rispettano le nuove norme. La proposta di regolamento prevedeva che a partire dal 2012 i veicoli venduti nell’Unione Europea dovessero emettere in media meno di 130 gCo2/km, rinviando a misure complementari l’ulteriore riduzione dei 10g/km mancanti rispetto all’obiettivo generale dei 120g/km entro il 2012. Ai produttori auto sarebbe stato consentito di raggiungere l’obiettivo medio dei 130g/km attraverso tre meccanismi flessibili: una differenziazione degli obiettivi dei singoli produttori secondo il peso delle auto vendute (maggiore il peso, superiore l’obiettivo rispetto alla media dei 130g, e viceversa); un sistema di sanzioni gradualmente crescente, uguale per tutte le auto (da 20 euro per grammo di Co2/km di sforamento nel 2012 fino a 95 euro nel 2015, per tutte le auto vendute del produttore); uno scambio dei permessi di emissione fra i produttori virtuosi e quelli inadempienti nel rispetto dell’obiettivo loro assegnato (cosiddetto pooling). “La proposta della Commissione è nata debole in partenza e il Parlamento Europeo non deve prestarsi ad ulteriori annacquamenti - era il parere dell’organizzazione ambientalista gli Amici della Terra - dovrebbe semmai preoccuparsi di renderla coerente con le politiche contro i cambiamenti climatici e la mobilità sostenibile, rafforzandone l’utilità ambientale e i benefici per i consumatori. Facciamo appello agli eurodeputati affinché fissino un limite chiaro di 120 g Co2/km entro il 2012. Questo obiettivo, a portata di mano con le tecnologie oggi disponibili, comporterebbe un risparmio medio di carburante di 1,5 l/100 km rispetto alla media attuale dei consumi specifici, con un risparmio economico per l’utente di circa 2700 euro per auto”. “Nel lungo termine chiediamo una piena coerenza del voto dei parlamentari con la strategia comunitaria sul clima per il periodo post Kyoto, con l’introduzione di obiettivi per il settore auto di 80 gCo2/km entro il 2020 e di 65 g/km entro il 2025 - concludono gli Amici della Terra - Chiediamo inoltre la riduzione progressiva, se non l’abolizione, della differenziazione degli obiettivi assegnati ai produttori”. Come dimostra lo studio realizzato da Isat che sarà presentato il 3 ottobre, a Roma, nel convegno “L’auto futura: piccola, utile, intelligente”, la differenziazione degli obiettivi di Co2 dei produttori auto in base al peso non favorirà l’inversione del trend di crescita delle dimensioni delle auto e dei costi esterni dei trasporti ed è in palese contrasto con il pacchetto di provvedimenti Greening Transport, varato a luglio 2008 dalla Commissione Europea, con cui si introducono meccanismi di pedaggiamento dei veicoli basati sui danni ambientali e sulla congestione da traffico. Un altro aspetto debole del regolamento Co2 auto è il meccanismo di sanzioni proposto dalla Commissione che non è proporzionale al prezzo di vendita e, ancora una volta favorisce le inadempienze dei produttori di modelli più costosi: l’esatto contrario di un’applicazione uniforme ed equa del principio “Chi inquina Paga”.

L'energia responsabile secondo Paolo Scaroni, ad Eni.

Nessun commento: