martedì 2 settembre 2008

Alaska, nove orsi polari spersi in mare

Ha colpito l’immaginario collettivo la notizia degli orsi dispersi in mare a cuasa dello scioglimento dei ghiacci. Ecco il resoconto fatto dal quotidiano Liberazione

Nuota, forza, nuota. L'orso polare sta nuotando da giorni nell'oceano Artico alla disperata ricerca di un approdo. Ha percorso già 100 miglia, una distanza incredibile, e le forze lo stanno abbandonando. Dietro di lui altri otto: forse tutti abitavano lo stesso pezzo di ghiaccio prima che si sciogliesse, lasciandoli a galla nell'acqua. Li hanno individuati per caso alcuni scienziati del governo Usa nel mare di Chukchi, in Alaska, mentre stavano facendo una ricognizione aerea su alcune piattaforme petrolifere: foto e filmati sul Daily Mail londinese. Gli elicotteri stanno monitorando gli orsi: il punto, spiegano, è che nuotano nella direzione sbagliata.
La terra più vicina sarebbe a 60 miglia a sud, ma gli orsi istintivamente cercano il ghiaccio dove Il Wwf sta facendo pressioni sulle forze armate americane perché mandino una nave, anche se il salvataggio sarebbe un'operazione difficilissima. «Trovare così tanti orsi al largo - spiega Geoff York, biologo del Wwf esperto di orsi polari - è il segno che il ghiaccio continua a sciogliersi. Se i cambiamenti climatici continuano a colpire l'Artico, gli orsi polari e i loro cuccioli saranno costretti a nuotare per lunghe distanze per cercare cibo e riparo». Venerdì alcuni ricercatori americani hanno confermato che è stato oltrepassato il tipping point : l'inverno non raffredda sufficientemente per ricongelare il ghiaccio che si è sciolto l'estate precedente. Lo scienziato Semark Serreze ha lanciato l'emergenza: «Lo scioglimento estivo normalmente rallenta dagli inizi di settembre. Quest'anno ha improvvisamente accelerato».
Secondo quanto riporta il Wwf Italia, le previsioni non sono positive: la perdita di ghiaccio del 2008 potrà superare quella del 2007, anno record per l'assottigliamento della calotta (abbiamo perso oltre un milione di chilometri quadrati, 6 volte la California). «Già oggi - ci spiega Ebe Dalle Fabbriche, responsabile del movimento Una, Coordinamento nazionale associazioni animaliste - l'Artico sta cambiando più rapidamente di qualsiasi altra parte del pianeta. Io dico che essere umano, natura e animale o si salvano insieme o si perdono insieme: occhio!».

1 commento:

noalgore ha detto...

L’orso polare a cui si scoglie il ghiaccio sotto ai piedi è un’icona algoriana di successo. Tutti oramai temono per le sorti degli Orsi polari. Quello che nessuno sa però è che gli Orsi polari sono fortemente aumentati, passando da 5.000 a 20.000 esemplari in pochi anni e non corrono assolutamente pericolo di estinzione, a fronte del 90% del ghiaccio artico tuttora presente. (fonte: intervista a Sterling Burnett, titolare degli studi su clima e ambiente al National Center for Policy Analysis di Dallas, rilasciata alla Stampa di Torino del 3 febbraio 2006 e riportata nel libro: Che tempo farà - Falsi allarmismi e menzogne sul clima; di Riccardo Cascioli e Antonio Gaspari, Piemme 2008). Inoltre, il WWF ha finalmente parlato, e facendolo ha in pratica confermato che è stato il giornale Daily Mail ad inventarsi quasi tutta la storia degli orsi in affogamento. Gli orsi sono stati avvistati una volta e poi non piu’. Non c’e’ nessun tentativo di salvarli, anche perche’ hanno ottime probabilita’ di riuscire a cavarsela da soli, potendo nuotare senza problemi per oltre 320 chilometri. Insomma tutta questa storia altamente drammatica e’ stata una bufala giornalistica. Grazie per l’attenzione.
Ambientalismo di Razza