giovedì 4 settembre 2008

La strana guerra contro l´effetto serra

Gli studiosi della Royal Society sono ormai convinti che ogni iniziativa politica sia tardiva. Così hanno escogitato altri modi, anche stravaganti, per contenere l´aumento della temperatura. Un articolo da Repubblica


Se i governi non fanno abbastanza per affrontare la crescente minaccia del cambiamento climatico, toccherà agli scienziati, o magari agli inventori più audaci e creativi, escogitare un sistema per salvare la terra: producendo nuvole artificiali per riflettere i raggi del sole, allevando gigantesche colonie di alghe nei mari o addirittura aspirando via l´anidride carbonica dall´atmosfera del nostro pianeta.
Queste ed altre fantasiose soluzioni fanno parte di un rapporto speciale pubblicato da eminenti studiosi della Royal Society, convinti che ormai sia troppo tardi per ridurre l´effetto serra attraverso provvedimenti politici, che peraltro i leader della terra sembrano riluttanti ad approvare: dunque soltanto iniziative radicali, azioni estreme e rischiose, possono evitare le tragiche conseguenze di un aumento globale della temperatura.Non tutti, va detto subito, concordano con questa tesi, anzi secondo autorevoli pareri è una proposta non solo sbagliata ma controproducente, perché distrae dagli obiettivi più necessari, inducendo per certi versi a sminuire il problema. Se si può fermare l´effetto serra con uno scudo di nubi artificiali, potrebbe essere infatti l´implicito ragionamento, che bisogno c´è di ridurre l´inquinamento atmosferico e i gas di scarico? «Ma quale che sia il giudizio su tali soluzioni, vale la pena di studiarle, per comprendere se sono effettivamente realizzabili e per chiarirne gli eventuali effetti dannosi», dice Martin Jones, presidente della Royal Society, al quotidiano Guardian di Londra, che ha dedicato ieri una pagina alla questione.
Gli autori del rapporto, a cura del professor Brian Lauder della Manchester University e del professor Michael Thompson della Cambridge University, sostengono in pratica che, come dice il proverbio, a mali estremi si deve rispondere con estremi rimedi.L´inazione politica sul riscaldamento globale è diventata così grave, ritengono gli scienziati, che soltanto iniziative eccezionali, come bloccare i raggi del sole, possono evitare un catastrofico aumento della temperatura della terra nel prossimo futuro.Nonostante gli impegni presi dai leader del G8 e da altri organismi internazionali, le emissioni di gas nocivi stanno per raggiungere il livello di «650 parti per milione», che potrebbe far salire la temperatura media del pianeta di 4 gradi Celsius: un evento che, secondo il rapporto Stern sul cambiamento climatico apparso nel 2006 in Inghilterra, metterebbe da sette a 300 milioni di persone l´anno a rischio di inondazione, ridurrebbe del 30-50 per cento la disponibilità d´acqua in Africa e nel Mediterraneo, e minaccerebbe di estinzione il 20-50 per cento delle specie animali e delle piante.Le misure proposte fanno pensare alla fantascienza: aerei che spalmano nuvole artificiali in cielo per bloccare i raggi solari, coltivazioni di alghe, create scaricando enormi quantità di ferro in mare, per catturare anidride carbonica, macchinari in grado pompare la CO2 accumulatasi nell´atmosfera. «La geo-ingegneria è una perdita di tempo, la soluzione è puntare su energia solare e a vento, riducendo i consumi», replica Mike Childs dell´organizzazione ecologista Friends of the Earth. Senza contare i rischi e i costi di iniziative simili. Ma gli scienziati ci pensano lo stesso, se non altro per far capire ai politici che il tempo sta per scadere. O è già scaduto.

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