lunedì 15 settembre 2008

«Gli edifici siano centrali energetiche, così salveremo il pianeta»

Interessante articolo pubblicato dall'Unità


«Rivoluzionare l’architettura per affrontare la crisi energetica globale e i cambiamenti climatici». È il titolo del proclama lanciato da Jeremy Rifkin e già firmatoda importanti architetti di tutto il mondo, dallo statunitense Greg Lynn (appena premiato alla Biennale di Venezia con un Leone d’Oro) all’italiano Stefano Boeri, dagli spagnoli Juan Herreros e Jose Luis Vallejo ai giapponesi Kengo Kuma e Yoshiharu Tsukamoto. L’iniziativa nasce da una constatazione molto semplice: «L’aumento dei costi dell’energia sta provocando un rallentamento dell’economia globale e mettendo in difficoltà le famiglie di tutto il mondo». A questo va aggiunto che l’incremento delle emissioni di anidride carbonica proveniente dalla combustione di carburanti fossili sta facendo innalzare la temperatura della terra e che questo provocherà mutamenti climatici dalle conseguenze catastrofiche. «Noi riconosciamo che gli edifici sono i principali consumatori di energia», si legge nel proclama. Ma oggi le innovazioni tecnologiche «rendono possibile, per la prima volta, la ristrutturazione degli edifici esistenti e la progettazione e costruzione di nuovi edifici che generino tutta l’energia necessaria da fonti rinnovabili e disponibili localmente».

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