martedì 30 settembre 2008

L'Europa si riscalda più velocemente del resto del mondo

Notizia riportata dall'agenzia Agi

Il continente europeo si sta riscaldando piu' velocemente rispetto al resto del mondo e i governi dovrebbero investire di piu' per evitare le terribili conseguenze di questo fenomeno. L'avvertimento arriva dall'Agenzia europea per l'ambiente (European environment agency) che oggi ha diffuso i risultati dell'ultimo rapporto sul cambiamento climatico. L'aumento della temperatura media nel continente europeo e' piu' marcato rispetto al resto del pianeta. Dall'epoca pre-industriale la media europea e' cresciuta di 1,0 gradi rispetto agli 0,8 di quella mondiale. Le acque dei mari europei hanno avuto un riscaldamento medio di 1,2 gradi rispetto alla tendenza mondiale di 1,0. Secondo le stime, entro la fine del secolo l'aumento delle temperature medie in Europa potrebbe arrivare anche di 5,5 gradi. Le conseguenze di questo fenomeno, sottolinea il rapporto, si fanno sentire in tutto il continente: nelle regioni del sud aumenta il problema delle ondate di calore, della siccita', della desertificazione e cresce anche il rischio incendi. Nelle aree del nord gli inverni diventano sempre meno rigidi, ma le precipitazioni si fanno piu' violente e aumenta il rischio inondazioni. Il fenomeno e' strettamente legato al problema dello scioglimento dei ghiacciai, 1,3 per cento di neve in meno ogni decennio, e a quello dell'innalzamento del livello del mare, con un aumento previsto tra i 18 e i 59 centimetri entro il 2100. Enorme l'impatto sull'equilibrio ambientale: molte specie di uccelli, mammiferi e insetti si stanno spostando verso il nord, numerose specie di pesci subtropicali stanno popolando il Mediterraneo e anche la vegetazione sta mutando rapidamente. Il cambiamento climatico favorisce la diffusione di nuovi tipi di virus che portano grandi rischi per la salute umana. In generale, il danno economico per i paesi europei potrebbe arrivare a 3.000 miliardi di euro entro il 2100. "Molte regioni e molti settori in Europa sono particolarmente vulnerabili all'impatto del cambiamento climatico - avverte, Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell'Agenzia europea per l'ambiente - il miglioramento delle azioni per l'adattamento e' solo agli inizi e c'e' una forte necessita' di intensificare la prevenzione, migliorando anche lo scambio di informazioni su dati, costi ed efficienza". I governi dei maggiori paesi del mondo hanno deciso di incontrarsi nel 2009 per siglare un nuovo accordo proprio sul cambiamento climatico. Secondo l'Agenzia tutti dovrebbero impegnarsi di piu' e investire piu' risorse sulla prevenzione, ma l'attuale crisi economica potrebbe influire negativamente sull'effettivo impegno dei governi.

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