mercoledì 22 ottobre 2008

Berlusconi: «Clima, misure irragionevoli»

Non è vero che l'industria è contro la tutela dell'ambiente, dice Emma Marcegaglia sul Sole 24 Ore

Irragionevole: così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ha definito il piano sul clima in discussione a livello europeo durante l'assemblea dell'Unione industriali a Napoli, mentre il premier francese Nicolas Sarkozy ribadiva, a Bruxelles, che abbandonare gli obiettivi fissati «sarebbe drammatico e irresponsabile ». «L'Italia – ha affermato Berlusconi – è un Paese manifatturiero e i costi di adattamento richiesti dal pacchetto-clima deprimerebbero la nostra economia, soprattutto in un momento di crisi come questo. La Ue pensa di poter abbattere le emissioni di anidride carbonica nonostante i rifiuti scontati di Russia, India, Cina, Africa e Usa. Vogliamo fare i Don Chisciotte? Benissimo: attacchiamo, ma con razionalità. Se l'Europa vuole dare l'esempio a tutto il mondo, pagando un prezzo elevato, che questo prezzo sia pagato da tutti in parti uguali. Il modo di affrontare la questione ambientale dell'Europa è assolutamente irragionevole ». Da Napoli anche il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ha detto no al pacchetto clima- ambiente della Ue e ha ringraziato il premier Berlusconi «per aver portato avanti, con determinazione, sui tavoli europei la posizione di chi non accetta regole irrealistiche e pericolose ». La Marcegaglia ha anche sottolineato l'attenzione e la disponibilità, da parte di Confindustria, nei confronti delle tematiche ambientali. «Non è affatto vero –ha assicurato – che siamo insensibili alla difesa dell'ambiente. Vogliamo avere un ruolo importante e cogliere la sfida tecnologica. Non è con regole rigide, con un accordo unilaterale che Cina e Usa non sottoscriveranno, che risolveremo il problema». Il leader di viale dell'Astronomia ha poi sottolineato l'importanza degli incentivi per il risparmio energetico per tutti i settori industriali. «Li abbiamo messi nel piano per il risparmio energetico generalizzato, quindi –ha detto –riguardano auto, elettrodomestici, rifiuti, motori elettrici, edilizia. Tutto ciò che contribuisce al risparmio energetico e alla riduzione di emissioni di C02, va supportato non solo in un settore, ma in generale».

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