lunedì 13 ottobre 2008

«Ambiente, i conti non tornano»

L’ALLARME LANCIATO DA MOHAN MUNASINGHE, ESPERTO ONU DI CLIMA. Dal Giorno

«Si deve cominciare oggi. Occorre partire subito per avere politiche più equilibrate fra il 2020 e il 2040». Mohan Munasinghe, professore dello Sri Lanka titolare di una cattedra a Manchester, vice presidente della Commissione intergovernativa delle Nazioni Unite per il cambiamento del clima (in sigla Ipcc), covincitore del premio Nobel per la pace del 2007, non ammette distinguo. I dati sono clamorosi. Secondo il segretario generale del «Club di Roma» Martin Lees negli ultimi due anni la terra ha perso il 22 per cento dei ghiacciai. Due miliardi di persone vivono con meno di 2 dollari al giorno, mentre si profila all’orizzonte un pari numero di appartenenti alla ‘borghesia’ che consuma intensamente. Mikhail Gorbaciov aggiunge di suo che l’inquinamento cinese è approdato nella Siberia russa. Stiamo consumando, sempre secondo il «Club di Roma», il 125 per cento delle risorse biologiche del pianeta. Che fare quindi professore? «Occorre partire, cominciare, non basta più parlarne. Sono necessari una nuova forza morale e più leader che pensino al bene comune. Assistiamo al fallimento dei neoconservatori. Erano convinti che dall’inseguimento dell’interesse personale scaturisse qualcosa di positivo per tutta la società. Così siamo arrivati ai mutui subprime». Il primo passo quale dovrebbe essere? «Costruire il consenso. Si debbono abbattere le paratie che dividono gli esperti. Esistono soluzioni multiple con benefici per tutti». Per esempio? «Il caso più tipico è la conservazione di energia. E’ un bene per tutti. Oppure la riforestazione. Giova all’ambiente e crea posti di lavoro. Per le soluzioni più conflittuali si possono cercare compromessi. Senza contare che nel giro di dieci – quindici anni possono maturare nuove soluzioni tecniche». Non c’è più tempo? «Prenda il caso del Darfur, dove sono morte migliaia di persone (per la repressione del governo di Khartum a danno delle minoranze nere e cristiane ndr). Il cambiamento climatico ha esacerbato la carenza d’acqua e di terra. Le Maldive sono solo pochi centimetri sopra il livello dell’oceano che è cresciuto di sedici centimetri nell’ultimo secolo...». Munasinghe lancia il suo appello dopo essere intervenuto al convegno su ambiente e mass media organizzato dal «World political forum» di Gorbaciov. L’ex presidente dell’Urss è impegnato nella sua sfida più recente, la glasnost planetaria sull’ecologia. «Attorno a Mosca — si infervora — c’è una battaglia su ogni metro quadrato di terra. La gente difende il posto nel quale vive. La Duma, il Parlamento, si occupa del problema quasi tutti i giorni».

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