martedì 31 marzo 2009

Obama lancia un summit sul clima

L'Amministrazione di Barack Obama ha convocato un vertice su energia e clima tra le sedici maggiori potenze mondiali, con la partecipazione anche delle Nazioni Unite, per facilitare un futuro accordo internazionale sulla lotta all'effetto serra.E l'Italia avrà un ruolo cruciale nel facilitare il nuovo round negoziale. Il «Major economies forum on energy and climate » è stato convocato per il 27 e 28 aprile al Dipartimento di Stato a Washington, a livello di rappresentanti dei Governi. Il vertice, ha aggiunto la Casa Bianca, servirà però a mettere a fuoco un appuntamento sul clima ai massimi livelli organizzato in Italia alla Maddalena, al margine del G-8 dell'8-10 luglio. Obama ha scritto al primo ministro Silvio Berlusconi una lettera nella quale si chiede l'aiuto dell'Italia per far decollare il Forum. Berlusconi, fanno sapere fonti governative italiane, ha dato il suo via libera all'appuntamento. Il vertice, che vuole sottolineare la rottura di Obama con il predecessore George W. Bush sull'ambiente, è stato esplicitamente definito ieri sera dalla Casa Bianca, in un comunicato, come un appuntamento preparatorio che culminerà fra poco più di tre mesi in un «Forum a livello di leader delle maggiori economie» ospitato dal primo ministro italiano.L'obiettivo,ha aggiunto l'Amministrazione, è quello di facilitare un dialogo «sincero» tra Paesi sviluppati e nazioni in via di sviluppo, «per generare la leadership politica necessaria a raggiungere un risultato di successo ai negoziati di Copenaghen di dicembre, nell'ambito delle Nazioni Unite, sul cambiamento climatico». Non solo: le trattative serviranno anche, ha continuato la Casa Bianca, «a far avanzare l'esplorazione di iniziative concrete e di jointventure che sappiano aumentare le forniture di energia pulita e tagliare le emissioni di gas che provocano l'effetto serra».Gli invitati da Obama al summit, accanto agli Stati Uniti, sono, nell'ordine dato dall'Amministrazione: Australia, Brasile, Canada, Cina, Unione Europea, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone, Corea, Messico, Russia, Sudafrica, Regno Unito e Danimarca, quest'ultimo Paese presidente della Conferenza Onu di Copenaghen di dicembre.L'iniziativa americana arriva dopo un'aggressiva offensiva sull'energia e sull'ambiente lanciata da Obama nei suoi primi mesi alla Casa Bianca. Il presidente ha trasformato in priorità un'agenda riformatrice anche durante la crisi economica. Nel suo stesso piano di stimolo economico da 787 miliardi di dollari per superare la recessione sono contenuti numerosi provvedimenti a favore di fonti rinnovabili di energia e di riduzioni delle emissioni. Nella sua proposta di budget al Congresso, inoltre, è previsto un sistema di "cap and trade", di compravendita di permessi di inquinamento, che abbia il traguardo di ridurre gli scarichi di anidride carbonica nell'atmosfera. Anche nel dare aiuti all'auto in crisi Obama ha insistito sulle vetture pulite. E alla guida del Dipartimento dell'Energia ha nominato un noto scienziato e ambientalista, Steven Chu. (Dal Sole 24 Ore)

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