mercoledì 18 marzo 2009

Edison punta 1 mld sulle rinnovabili

Edison investirà 1,1 miliardi nel settore delle energie rinnovabili in Italia e all'estero entro il 2014. Lo ha spiegato ieri alla Commissione Ambiente del Senato l'amministratore delegato di Foro Buonaparte, Umberto Quadrino, annunciando che l'obiettivo del gruppo energetico è arrivare a una capacità produttiva verde di circa 3 mila megawatt. In particolare, un forte impulso verrà dato nel settore eolico, dove la capacità di Foro Buonaparte crescerà dagli attuali 300 mw a circa 810 mw grazie allo sviluppo di nuovi progetti in Italia e all'estero. Nel settore idroelettrico è prevista una capacità installata complessiva di circa 2 mila mw grazie al potenziamento del parco di impianti in Italia, progetti all'estero e la costruzione di impianti mini hydro. Per quanto riguarda il tema del cambiamento climatico, Quadrino ha riconosciuto che gli obiettivi posti dall'Ue sono «estremamente ambiziosi ed onerosi se non si inquadrano in un contesto globale in cui anche altri Paesi assumano impegni concreti per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra». Sul fronte del risiko dell'utility, intanto, ieri è emerso che Edison potrebbe concorrere per rilevare il 100% di Pasubio Servizi, società di Schio (Vicenza) attiva nell'acquisto e vendita di gas metano ed energia elettrica che opera in 13 comuni servendo 63.000 clienti (60 milioni di ricavi del 2008). «Alla scadenza sono giunte quattro offerte vincolanti rispetto alle sei proposte non vincolanti iniziali, ma non posso fare i nomi», ha spiegato l'ad di Pasubio Group, Agostino Tognoli. Secondo fonti vicine al dossier, oltre a Edison, ha certamente presentato un'offerta vincolante anche la società trevigiana Ascopiave. Nella partita inoltre dovrebbe esserci anche Eni, mentre sul quarto nome c'è incertezza: potrebbe trattarsi di Agsm Verona in joint venture con Aim Vicenza ed Ergos Energia, oppure Hera o, ancora, Enìa. «Le offerte sono ora al vaglio del consiglio di amministrazione ed entro la settimana contiamo di dare una prima risposta. La basa d'asta è di 18 milioni», ha aggiunto Tognoli. Infine va segnalato che la sentenza del 27 novembre 2008 del Tribunale di Milano che ha stabilito in 0,4426 euro il valore del concambio nella fusione fra Edison e Italenergia (un'operazione datata 2002) sarà oggetto dell'assemblea speciale degli azionisti di risparmio Edison convocata per il prossimo 1 aprile per verificare un eventuale risarcimento del danno. Alla riunione sarà illustrato il contenuto della sentenza e le eventuali iniziative dei soci di risparmio che possono beneficiare del risarcimento del danno. Edison, che ha accantonato una somma in bilancio già nella prima semestrale 2005, sta valutando le opportune iniziative da intraprendere. (da Mf)

Che cosa fanno i grandi gruppi petroliferi per l’ambiente. Questo è quello che l’Eni, su iniziativa dell’amministratore delegato Paolo Scaroni, dichiara di fare ogni anno.

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