tratto da "Il Sole 24 Ore- Lombardia"
Più di 30 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica. Una quantità inferiore a quanto prodotto l'anno precedente, ma pur sempre al di sopra delle soglie limite fissate dal Piano di allocazione nazionale. Il bilancio dell'inquinamento lombardo chiude in negativo anche nel 2007, ma consegna qualche segnale di miglioramento. È questo il responso che emerge dalle lettura dei primi dati elaborati da EcoWay, società di consulenza nel settore del climate change (cambiamento climatico) con sede a Milano.L'anno scorso le aziende lombarde hanno prodotto una quantità di emissioni pari a 30,142 milioni di tonnellate di CO2, sforando del 9,08% le quote previste dal Protocollo di Kyoto. All'indice finiscono le emissioni inquinanti relative alle attività energetiche (+10,94% rispetto alle quote allocate) e ai cementifici (+6,50 per cento) ma, soprattutto l'attività dell'industria di produzione e trasformazione di materiali ferrosi: il confronto con le quote CO2 previste dal Piano nazionale fa segnare uno sfondamento del 44,35 per cento.Confrontando i dati con la situazione complessiva al 31 dicembre del 2006, però, emerge un miglioramento del deficit pari a circa 1,5 milioni di tonnellate. Merito delle buone performance delle aziende attive nel settore energia che, pur restando sopra i limiti di Kyoto, hanno "limato" di quasi 2 milioni di tonnellate le emissioni negli ultimi dodici mesi di rilevazione.
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