da Il Sole 24 Ore
«Vogliamo inserire nel prossimo protocollo internazionale sulle emissioni di CO2 un capitolo sull'agricoltura, perché la produzione del cibo è un fattore strettamente correlato alla questione climatica». Inizia così l'incontro con Bernward Geier, membro della Commissione per il futuro dell'alimentazione e dell'agricoltura che ha redatto il «Manifesto sul cambiamento climatico e il futuro della sicurezza alimentare». Il documento è stato presentato da Carlo Petrini e Vandana Schiva a Terra Madre, in una sala gremita dai rappresentanti di centinaia di Paesi. Per capire i motivi di una proposta apparentemente ingenua bisogna osservare i numeri. Pochi sanno che il modello alimentare industriale secondo alcune stime incrementa del 25% le emissioni di CO2.Purtroppo nella conferenza organizzata dalle Nazioni Unite a Bali nel dicembre 2007, si è discusso dei processi di industrializzazione che danneggiano il clima e dei metodi di trasporto per i prodotti alimentari, ma non si è parlato della questione agricola.«Secondo noi –spiega Geier –è doveroso intervenire su questo terreno, sottolineando le differenze tra l'agricoltura industrializzata che emette CO2 e quella biologica che la assorbe. Queste tesi riportate nel «Manifesto» sono avvallate da autorevoli pareri scientifici e sostenute dalla Fao e dall'Oms.
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