lunedì 12 settembre 2011

Un crostaceo in cima alle Alpi

Che ci fa un crostaceo in cima alle Alpi? È quello che si domandano gli studiosi, dopo che la scoperta pubblicata sulla rivista scientifica Journal of Limnology ha creato una certa risonanza fra gli addetti ai lavori e non.

Il piccolo invertebrato Daphnia middendorffiana è un crostaceo di origine artica che vive in ambienti di acqua dolce e, solitamente, popola la tundra. Nel corso di una ricognizione ecologica finanziata dalla comunità europea, il ricercatore italiano Rocco Tiberti ne ha rinvenuto la presenza nei laghi del Parco Nazionale del Gran Paradiso, in particolare negli specchi alpini di Nivolet, Trebecchi (inferiore e superiore) e Lillet.

Ci si domanda come sia stato possibile per il crostaceo arrivare da così lontano e trovare le condizioni ideali per la sopravvivenza: le ipotesi suggestive e affascinanti di questo viaggio durato probabilmente intere glaciazioni sono per ora racchiuse nei risultati delle prime indagini effettuate su alcuni esemplari.

Di certo, nel cuore delle vette alpine il crostaceo prospera in ecosistemi in cui non sono presenti grandi predatori come, per esempio, il salmerino di fonte, un pesce introdotto artificialmente nei nostri laghi e che, quando presente, non lascia scampo alla Daphnia.

Insieme agli attesi risultati sulla filogenesi della varietà alpina della Daphnia, il dato sull'assenza del crostaceo negli ecosistemi alterati da specie aliene ha riacceso il dibattito sulla necessità di tutelare la biodiversità autoctona.

Grazie a un piccolo crostaceo artico sarà dunque possibile riportare l'attenzione sulla protezione dei delicati ecosistemi d'alta quota.

(da http://www.viridea.it/it/news_eventi/dettaglio_news_eventi_dal_mondo.asp?IDCommunication=339&IDGarden=0)

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