lunedì 3 gennaio 2011

Imola: cartucce per stampanti,pile e cellulari si raccolgono a scuola

In tutte le scuole imolesi è stato consegnato un opuscolo sulla Il buon esempio. Vademecum per le Scuole imolesi sulla Gestione dei rifiuti’. La pubblicazione è stata realizzata dal servizio Gestione urbanistica-ufficio Ambiente e dal Servizio generale scuole del Comune, in collaborazione con Hera. La guida contiene tutte le informazioni utili per fare la raccolta differenziata a scuola.
I servizi di raccolta messi a disposizione degli istituti scolastici sono completamente gratuiti e l’adesione ad alcuni di essi permette anche di partecipare a iniziative a premi, come nel caso di ‘Differenzia la tua scuola’, promossa da Hera, che, attraverso la raccolta della carta, permette di premiare ogni anno gli Istituti Comprensivi più ‘ricicloni’ del Comune di Imola.
Per tutte le scuole, dai nidi all’università, è presente il servizio di raccolta di carta e cartone con gli appositi sacchi messi a disposizione. Per scuole secondarie, istituti superiori e università è attivo anche un servizio di raccolta di vetro, plastica e lattine con la consegna alle scuole di un apposito contenitore. Ad esclusione dei nidi per l’infanzia, in tutte le scuole è possibile fare la raccolta differenziata di cellulari e cartucce per stampanti (che permette di ottenere premi) e delle pile.
In particolare l’opuscolo informativo si sofferma sulla possibilità di richiedere ad Hera un apposito servizio per la raccolta differenziata dei rifiuti in occasione delle feste scolastiche.
«Partire dai più piccoli significa anche sensibilizzare i più grandi — spiega Susanna Zucchelli, direttore Hera Sot Imola-Faenza — per questo una informazione così capillare destinata a tutte le scuole, accompagnata dal lavoro di insegnanti, dirigenti scolastici e personale ausiliario, non potrà che dare risultati positivi».
L’Assessore all’Ambiente del Comune di Imola, Luciano Mazzini sottolinea: «Educare i bambini a comportamenti corretti significa educare tutti noi e stimolarci a modificare stili di vita ed abitudini non compatibili con la tutela ambientale. E l’opuscolo, realizzato interamente con risorse interne del Comune, è un nuovo tassello di questa proficua collaborazione».
(da Il Resto del Carlino)

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