giovedì 14 ottobre 2010

Cambiamenti climatici? Giardini sani in tempi grami!

Effetto serra. Riscaldamento del pianeta. Inverni brevi ed asciutti. Temperatura di 8 gradi sui ghiacciai in pieno inverno. Aumento record sulla banchisa polare. Canicola estiva. Precipitazioni insufficienti. Siccità. Acqua sempre più preziosa, spesso rara, sempre più costosa. Ce n’è a sufficienza per concludere che è giunto il momento di affrontare un nuovo modo di fare giardinaggio, di concepire un giardino rispettoso delle risorse, un giardino in sintonia con la natura.

Di questo tratta "Giardini sani in tempi grami", la piccola guida per affrontare caldo e siccità, a cura di Susanna Magistretti e Anna Peyron.
Costa solo 5 € ed è edita da Cascina Bollate, una cooperativa sociale che opera nella Casa di Reclusione di Milano-Bollate.

Ecco due modi per ricevere "Giardini sani in tempi grami":
1. inviare per posta, con i dati anagrafici e l'indirizzo, 7 € comprensivi dei costi di spedizione a
Cooperativa sociale Cascina Bollate
Via Cristina Belgioioso 120
20157 MILANO
2. fare un bonifico bancario di 7 € a
Cooperativa sociale Cascina Bollate
Banca Popolare Commercio e Industria
Iban IT46Z0504801616000000096017

1 commento:

Anonimo ha detto...

Gratis il modo x accumulare anidride carbonica e fermare il cambiamento climatico

Ciao a tutti, come va?

Il cambiamento climatico imperversa, per fermarlo bisognerebbe accatastare miliardi di tonnellate di anidride carbonica sotto forma di legno o cellulosa.

Qualche anno fa Bill Clinton ( presumibilmente il chairman del governo mondiale) aveva promesso un ricco premio, un milione di euro, a chi avesse trovato un facile metodo per prelevare dall'atmosfera grandi quantità di anidride carbonica.

Vi spiego come, nella maniera che cerco di fare da oltre 20 anni rischiando la vita, subendo minacce di morte tutti i giorni, venendo boicottato, diffamato e perseguitato quotidianamente dagli scagnozzi di Bill Clinton: raccogliendo foglie.

Provo a dirvi il problema completo.

Da una parte bisogna interrompere le emissioni serra utilizzando la Serpentina di Schietti invece di petrolio, carbone, gas, legname.

Poi bisogna riforestare ovunque possibile in particolare le aree desertificate subsahariane, anche coltivando alberi da frutta, perchè il legno è fatto di carbonio, che si ricava dall'anidride carbonica.

Poi infine bisogna utilizzare le foglie di parchi, giardini e boschi per produrre cellulosa invece degli alberi delle foreste.

Le foglie se vengono lasciate marcire nei boschi emettono gas serra. Idem se vengono bruciate negli inceneritori.

Se invece venissero raccolte e lavorate per produrre cellulosa, l'anidride carbonica verrebbe immaganizzata. Possono anche essere utilizzate per produrre cubi e pannelli per edilizia.

E non verrebbero tagliate le foreste per produrre carta igienica, scottex, carta.

Pensate ai parchi e giardini di tutto il mondo, pensate ai boschi, pensate a quanti miliardi di tonnellate di foglie vengono prodotte ogni anno dagli alberi che vengono lasciate marcire o vengono bruciate negli inceneritori.

Secondo i miei calcoli, insieme alla Serpentina e alla riforestazione, con le foglie in 15 anni sarebbe possibile fermare il cambiamento climatico.

Parlatene a tutti, Schietti sa come fermare il cambiamento climatico, Schietti sa come immagazzinare miliardi di tonnellate di anidride carbonica, utilizzando le foglie per produrre cellulosa, ma ogni volta che ne parla cercano di ucciderlo.

Nel 2008 in Val di Vara venne rasa al suolo la mia foresta con cui cercavo di dimostrare pubblicamente con servizi giornalistici quotidiani in internet che si poteva diventare ricchi, salvare le foreste e fermare il cambiamento climatico pulendo i boschi, raccogliendo foglie, ricci di castagne, pigne e tagliando alberi morti.

Ogni volta che spiego che la soluzione al cambiamento climatico sono le foglie comincia a squillare il telefono di casa mia e subisco minacce di ogni genere, per favore aiutatemi.

Grazie dell'attenzione, in attesa della Serpentina di Schietti, della cellulosa ricavata dalle foglie, la parola a Dio e alla prossima catastrofe generata dal cambiamento climatico, ogni volta sempre peggiore.

Domenico Schietti
http://domenico-schietti.blogspot.com/