Il rapporto dell'Agenzia europea dell'ambiente (EEA) “ Urban adaptation to climate change in Europe” è il primo studio a livello europeo che fa il punto della situazione sulla vulnerabilità urbana ai cambiamenti climatici.
Secondo lo studio le migliori pratiche sono state in alcune città europee, tra cui Londra, Malmö, Łódź e Copenhagen.
E’ stato evidenziato che la maggiore vulnerabilità delle città, in cui risiede circa il 75% della popolazione europea, è insita nella composizione stessa delle aree urbane. Come primo esempio, la forte presenza di superfici artificiali e la scarsa presenza di verde determinano temperature più alte rispetto alle zone rurali e aumentano la percezione delle ondate di calore da parte dei cittadini.
In futuro la scarsità d’acqua, le inondazioni e le ondate di caldo saranno fenomeni sempre più frequenti e intensi, per questo gli amministratori dovrebbero investire quanto prima in misure di mitigazione. Infatti prima lo faranno minori saranno i costi.
Il report mostra come le politiche di adattamento non possano essere obiettivi locali ma richiedano azioni concertate a tutti i livelli politici. A tale proposito un ruolo fondamentale può essere svolto dall’UE con l’applicazione di politiche di sostegno coerenti.
Un primo passo in tal senso è stata la messa a punto della piattaforma web, recentemente inaugurata, European Climate Adaptation Platform Climate-ADAPT , che l’UE ha messo a disposizione sul sito dell’Agenzia europea dell'ambiente. Tale piattaforma vuole essere un supporto concreto per i politici a livello europeo, nazionale e regionale, al fine di garantire azioni concrete e mirate per fronteggiare i cambiamenti climatici e le loro conseguenze.
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